Crescenta fritta, cherscènta frètta

PaesidelGusto  | 26 Nov 2014  | Tempo di lettura: meno di 1 minuto

Simile al gnocco fritto, si differenzia però da quest’ultimo per i prodotti utilizzati che sono farina, uovo, latte, sale, burro, bicarbonato. La sfoglia ottenuta dall’impasto, opportunamente tagliata a losanghe, viene fritta nell’olio e si mantiene fragrante per alcuni giorni. Si consuma con formaggio e/o affettati.

 

Territorio interessato alla produzione: Tutto il modenese

 

Cenni storici e curiosità
La cherséinta era nutrimento tradizionale della povera gente, di campagna e di città, particolarmente quale colazione mattutina o a ultimazione e coronamento di determinati lavori (bendìga).

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