Da emigrato a imprenditore è una delle tante storie già sentite, dopotutto: quelle che hanno come terra natìa il Bel Paese ma decidono di sbocciare altrove: non è mai solo una questione di “cervelli” ma anche di preziosi talenti. E quando i talenti sono caserecci, ruvidi, scuri e con un cuore tenero di semola rimacinata, si riconoscono dal profumo: tale è la specialità di Dino Clemente, emigrato dalla Puglia, che si dedica con anima e corpo al pane di Altamura.
Prodotto genuino senza tempo dalla storia millenaria che divenne Di Origine Protetta solo trent’anni più tardi, la storia del suo paladino fu differente e culmina, o meglio continua, tutt’oggi in Florida. Sotto il nome di Bread Boss Vero.
Dino Clemente partì nel 1974 da Altamura per inseguire il sogno americano a soli 22 anni, con poche certezze e tanta speranza. Lì, in America, lo aspettava la sua giovane signora Anna, sposata solo pochi mesi prima e già emigrata con la famiglia. Primo fra sei figli in una famiglia di falegnami di Altamura, si stabilisce sin da subito nel New Jersey come aiutante panettiere dai cognati.
Tempo due anni, avendo imparato lingua e mestiere, riesce a rilevare dai cognati la bakery col forno a carbone e comincia a studiarsi il marketing. La sua strategia migliore fu proprio la sua famiglia: si circondò di parenti e si misero tutti a lavorare assieme a fare i prodotti secondo tradizione. Nel 1982 avvia il Clemente Central Bakery, il suo secondo locale, e solo otto anni dopo crea il terzo locale di 2000 mq. Inarrestabile, pochi mesi dopo ne apre un quarto, da 4000 mq, basandosi sempre sulla bontà del pane di Altamura.
Una crescita eccezionale, poco da dire, ma nel 1987 spicca davvero il volo: apre uno stabilimento di 20.000 mq per creare un biscottificio e un tarallificio, circondandosi di macchinari nuovissimi per potenziare la propria azienda con circa 30 dipendenti diretti, la maggiorparte dei quali sono la sua famiglia. In poco tempo fa conoscere, in tutta America, il pane pugliese ed i suoi prodotti per poi aprire due ristoranti di prodotti italiani pugliesi, chiamati Tutto a modo mio. Assieme ai suoi figli e alla moglie, proprio come si fa da millenni per il pane di Altamura, ogni mattina lavora il pane, fin quando nel 2009 riceve il titolo di Cavaliere dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro.
Mangereste un metro e ottanta di panino?
Al centro del successo di Dino ci sono i valori di umiltà, dedizione alla famiglia e il legame con le sue radici: durante la pandemia, 4 anni fa, offrì gratuitamente a diversi ospedali il suo amato pane più e più volte. Non perse mai due cose che ogni uomo deve avere per il successo: il legame con le proprie origini e l’umiltà, perché semplicità e correttezza pagano sempre. Tutt’oggi si dedica alla sua panetteria, che si può trovare nel suo sito QUI, dove crea prodotti di ogni tipo fatti rigorosamente a mano come la focaccia barese, il pane casereccio di Altamura (che chiama Pane di Casa sulla sua brochure nel sito) che rimane fresco a lungo, i panini imbottiti (salsicce, broccoli e spinaci, formaggio et alii) o anche una cosa amata molto all’estero: i 6 foot heros, mastodontici panini (anche) farciti da 1 metro e 80 di bontà, che di solito vende per le feste.
Crediti foto: breadbossvero.com. Tutti i diritti riservati.
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