Se ti dicessi che a pochi minuti dal blu cobalto del mare ligure si nasconde un borgo medievale perfettamente conservato, incastonato tra mura antiche, botteghe artigiane e scorci che sembrano cartoline? Finalborgo, frazione di Finale Ligure, è uno di quei luoghi in cui il tempo pare essersi preso una pausa. Un piccolo scrigno dove la pietra dialoga con la luce e la focaccia si mangia passeggiando sotto archi gotici.
Finalborgo, cosa vedere
Appena varchi una delle antiche porte di accesso – Porta Testa o Porta Reale – ti accorgi di essere in un luogo speciale. Il centro storico è un dedalo di vicoli lastricati, piazze raccolte, logge medievali e palazzi nobiliari dalle facciate colorate e affrescate.
Inizia la visita da Piazza Garibaldi, cuore del borgo, dove puoi ammirare la Basilica di San Biagio, un gioiello barocco con interni sorprendentemente ricchi per un borgo così piccolo. Passeggia poi lungo via Torcelli e via del Municipio, per scoprire Palazzo del Tribunale e Palazzo Arnaldi.
Se ami la storia militare, sali a piedi (o in e-bike) verso i ruderi del Castel San Giovanni, costruito dagli Spagnoli nel Seicento. Più su, il Castel Govone, con la sua inconfondibile torre pentagonale, ti regalerà un panorama che spazia dalle colline dell’entroterra alla costa ligure.
Finalborgo è noto anche per la sua anima creativa: laboratori di ceramica, botteghe di tessitura a mano, liutai e artisti del cuoio popolano i suoi vicoli. Puoi partecipare a piccoli workshop o semplicemente ammirare il lavoro di mani esperte.
Ma è anche la capitale della bici: da qui partono alcuni dei trail più amati dai biker europei. Se non sei da downhill estremo, scegli una e-bike e segui la Via Julia Augusta tra olivi, mare e borghi nascosti.
E poi ci sono le botteghe alimentari, spesso a conduzione familiare, dove degustare e acquistare pesto fresco, olive taggiasche, miele e formaggi dell’entroterra.
Pansotti alla genovese
In Liguria il cibo è semplice solo in apparenza: dietro ogni piatto si nascondono secoli di saperi, economia di risorse e stagionalità rigorosa. A Finalborgo, la cucina è un ponte tra mare e terra, con contaminazioni contadine e qualche estro da chef.
Focaccia ligure: mangiala appena sfornata, croccante fuori e soffice dentro, condita solo con olio e sale grosso oppure arricchita con cipolle o rosmarino.
Trofie al pesto: il basilico qui ha un profumo speciale, il pesto è fatto rigorosamente al mortaio e servito con patate e fagiolini.
Coniglio alla ligure: cotto lentamente con olive taggiasche, pinoli e vino bianco. Un piatto identitario, ricco e delicato al tempo stesso.
Farinata: torta sottile di farina di ceci, cotta in forno a legna, servita calda con pepe nero. Perfetta anche come street food.
Pansoti con salsa di noci: ravioloni di erbe selvatiche, conditi con una salsa densa di noci e panna: comfort food ligure.
Perché ha la dimensione giusta: raccolto ma pieno di vita, curato senza essere finto, goloso senza essere turistico. Qui puoi perderti tra le botteghe, scoprire una chiesa del Trecento e mezz’ora dopo essere con i piedi nella sabbia. Puoi assaggiare un pesto fatto al momento, comprare una giacca artigianale cucita nel retrobottega e brindare con un Vermentino mentre il sole scompare tra le torri medievali. Finalborgo è Liguria slow, autentica, di quelle che non ti stanchi di raccontare.
E sai dove Finalborgo dà il meglio di sé in cucina? In questi posti di cui ti consigliamo di segnarti il nome!
[foto copertina @Luca Panarese/Shutterstock.com/solo uso editoriale]
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