
Esistono dei luoghi in grado di resistere al trascorrere del tempo, ai cambiamenti di mode e modi di vivere, e a regalare emozioni ancora più grandi rispetto alle novità. In questo caso parliamo di una splendida città ma anche di un’attività commerciale che da ben 600 anni espleta il lavoro più nobile che ci sia: fare il pane. Lavoro che, oltre a saziare gli appetiti, arricchisce anche l’anima. Siamo all’Antico Forno Santa Chiara, ad Altamura, in provincia di Bari.
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Sicuramente Altamura è una città molto conosciuta e apprezzata, probabilmente fin Oltre Oceano, perché oltre a regalare bellezze artistiche e architettoniche offre ai visitatori la possibilità di assaporare il famoso Pane di Altamura (insignito dell’etichetta DOP dal 2005), quello sfornato da tempi antichissimi e ancora oggi uguale come allora. Il Pane di Altamura, sia nel formato classico (alto e morbido) che nella versione col “cappello del prete”, viene preparato rigorosamente secondo la ricetta originaria: lievito madre, acqua, sale e semola di grano duro. È una vera e propria istituzione, e per fortuna tutti possono assaggiare questa delizia visitando il luogo dove tutto ebbe origine. Altamura.
Com’è intuibile, in questo borgo dalle caratteristiche medievali, si trova più di un forno o locale che offrono le specialità tipiche, ma il Forno Santa Chiara è quello più datato in assoluto. La sua attività risale addirittura al 1423. È facilmente raggiungibile facendo una passeggiata per le viuzze del centro storico, e l’aspetto della struttura è semplicissimo; niente “fronzoli”, qui si pensa solo a sfornare tantissime bontà. Entrando, si può notare che tutto viene eseguito “a vista” e i clienti possono osservare la fase di panificazione, le infornate, e vedere il pane poggiato (come un tempo) su tavole di legno, così come le pizze e o i taralli, sistemati su tavoli o mensole.
Ma il bello viene quando ci si siede ai tavolini, pochi, sistemati all’esterno, in una cornice intima e deliziosa: all’Antico Forno Santa Chiara si possono anche fare degli spuntini e degli aperitivi, godendo di taglieri ricchi di salumi locali, formaggi, taralli, focacce, crostini e crostoni. E naturalmente assaggiando il pane DOP. Vale la pena affrontare il viaggio anche solo per immaginarsi quali delizie potranno solleticare il palato. In un contesto, quello del paese di Altamura, che porta indietro nel tempo; e volendo assaggiare altre specialità, la città offre numerosi altri locali, tutti da scoprire.
[foto copertina da account Instagram @gianvito_macella]
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