Dicono di lei che sia la sorella minore di Firenze: cosa vedere e cosa mangiare nella cittadina ai piedi del Castello dell’Imperatore tra biscotti d’autore e piatti della tradizione

Marianna Di Pilla  | 15 Giu 2025
Prato

Ha la misura giusta per una gita di un giorno, ma anche per un weekend all’insegna del relax, del buon cibo e della cultura. Non ha la folla di Firenze, ma custodisce tesori artistici, piatti indimenticabili e una tradizione industriale unica in Italia.

Prato è una città che sorprende, che accoglie con semplicità, calore e tanta sostanza. Una Toscana meno patinata, più vera, che ti resta nel cuore e nella memoria del palato.

Prato: tradizione, tessuti e sapori autentici alle porte di Firenze


Prato, Toscana

Spesso considerata la sorella minore di Firenze, in realtà Prato ha una personalità forte e tutta sua. È una città che si lascia scoprire lentamente, tra chiese antiche, mura medievali, laboratori tessili e trattorie che servono piatti dal sapore deciso e genuino.

Il cuore di Prato è racchiuso in una cinta muraria medievale ancora perfettamente conservata. Una passeggiata lungo le mura antiche ti regala un viaggio nel tempo, con scorci su palazzi rinascimentali e vicoli silenziosi. Da non perdere una visita alla Porta Mercatale e alla Porta Pistoiese, due delle più belle tra le antiche porte cittadine.

La Cattedrale di Santo Stefano, o Duomo di Prato, è una delle meraviglie della città. Al suo interno si trova il celebre pulpito di Donatello e Michelozzo, un capolavoro del Rinascimento. Splendidi anche gli affreschi di Filippo Lippi nella Cappella Maggiore, una delle testimonianze più importanti dell’arte toscana del Quattrocento.

Costruito da Federico II nel XIII secolo, il Castello dell’Imperatore è l’unico esempio di architettura sveva in Toscana. Salire sulle sue torri e passeggiare lungo le mura offre una vista incantevole sulla città.

Prato è famosa per la sua tradizione tessile, e il Museo del Tessuto ne è la perfetta celebrazione. Qui puoi scoprire l’evoluzione della moda e della lavorazione dei tessuti dal Medioevo a oggi, con una collezione unica in Italia. Un viaggio affascinante tra campioni di stoffe, macchinari storici e design contemporaneo.

Se ami l’arte contemporanea, il Centro Pecci merita assolutamente una visita. Ospita mostre temporanee di artisti italiani e internazionali, ed è anche un luogo d’incontro con un ricco programma di eventi culturali.

Cosa mangiare a Prato

Cantucci, storia e ricetta
Cantucci, storia e ricetta

Parliamo ora di cose serie: il cibo. La cucina pratese è rustica, saporita e profondamente legata alla tradizione contadina. Dimentica le portate raffinate da nouvelle cuisine: qui si mangia come si deve, con piatti che raccontano storie di famiglia, campagna e lavoro.

Il re indiscusso della tavola è il sedano ripieno alla pratese, una specialità unica: coste di sedano farcite con un impasto di carne, pangrattato e aromi, fritte e poi stufate in salsa di pomodoro. Un piatto intenso, da veri intenditori.

Altro piatto tipico è il papero in umido, cucinato con vino rosso, pomodoro, odori e tanta pazienza. Una ricetta antica, spesso proposta nelle osterie del centro. Se lo trovi in menù, non pensarci due volte.

Da non perdere anche la ribollita, zuppa di verdure e pane raffermo, e il lesso rifatto con le cipolle, ricetta di recupero saporitissima. Tra i primi, spiccano i tortelli di patate e i pici al ragù di cinghiale.

I dolci pratesi

A Prato non si può concludere un pasto senza qualcosa di dolce, e qui la tradizione pasticcera è una vera istituzione.

Su tutti, i famosissimi cantucci di Prato: biscotti secchi alle mandorle da inzuppare nel Vin Santo, il vino dolce locale. A differenza di quelli toscani più noti, i cantucci pratesi hanno un impasto più rustico, meno raffinato e più autentico.

Un’altra prelibatezza è la pesca di Prato, dolce lievitato farcito con crema o cioccolato, poi inzuppato nell’Alchermes e spolverato di zucchero. Sembra una pesca, ma è tutta una goduria di pasticceria.

Marianna Di Pilla
Marianna Di Pilla


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