Avete mai sentito parlare delle michette di Milano? Un pane simbolo di Milano, senza mollica e vuoto all’interno, per questo anche chiamato “pane soffiato“. La caratteristica delle michette sta proprio nella parte croccante esterna e nell’interno vuoto che si presta alla perfezione per preparare ottimi panini farciti in modo generoso. La michetta quindi è la compagna perfetta per un pranzo al sacco o per un pic-nic. Ma come nasce la michetta e soprattutto perché si chiama cosi? E dove possiamo mangiare le migliori michette a Milano?
La michetta si riconosce subito per il suo stampo a stella, l’impasto croccante e l’assenza di mollica interna. Questo tipo di pane nasce all’inizio del Settecento quando il territorio di Milano era occupato dall’Impero austro-ungarico. Da queste parti era tipica la micca, un pane che però non rispecchiava i gusti degli austro-ungarici perché faceva troppe briciole ogni volta che veniva spezzato (Il nome mica deriva proprio dal latino mica, ovvero briciola). Fu così che deciso di importare un loro pane tipico il kaisersemmel, ovvero il pane dell’imperatore. Questo pane era piccolo e a forma di rosa con una mollica morbida che però mal resisteva al clima di Milano e diventava subito molle e gommoso. Così i panettieri di Milano si ingegnarono per creare un pane simile a questo ma senza mollica interna per farlo rimanere croccante per più tempo. Proprio così nasce la michetta, una fusione della micca del passato e del kaisersemmel. Nel 2007 la michetta milanese è stata riconosciuta tra i prodotti gastronomici tradizionali milanesi con il conferimento della De.Co, Denominazione Comunale.
In questo locale si può mangiare un pane figlio di una filosofia agricola che si base su prodotti derivati da una filiera corta con un occhio alla sostenibilità e alla biodiversità. Un grande studio sulle farine porta a pani integrali o al pane nero come quello di Castelvetrano o al pane di segale in casetta. La michetta si può trovare anche farcita nel secondo punto vendita del locale al Mercato Centrale. Segreto del successo di questo pane è la pasta madre, accudita dal 2003 giorno dopo giorno.
Come si legge dall’insegna ci troviamo davanti a un panificio storico di quartiere che offre ai suoi clienti una vasta scelta di pane e prodotti da forno. Non mancano le michette accompagnate anche dal pane carasau e gattiau, ben distanti dalla tradizione milanese ma vicine a quelle della famiglia Sanna di origine sarda. Pizza, grissini, sfogliati salati e crackers arricchiscono le proposte gastronomiche di questo forno che tra torte, frollini e crostate è un’ottima sosta anche per merenda e colazione.
Due le sedi per questo locale che prepara michette con farine a km0 e ingredienti tipici di Milano. Sul menu c’è solo l’imbarazzo della scelta tra michette con mortadella, salme e formaggio, crudo burro o ancora pancetta, coppa e bresaola o la linea con il piastrami. Insomma sarà difficile scegliere una sola michetta ma avrete sicuramente voglia di fare il bis per provare più gusti.
Sono un cuoco e un giornalista enogastronomico, cucino e parlo di cibo praticamente tutto il giorno. Vino e cibo sono le due vie migliori per conoscere una cultura, in modo gustoso.
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