È da 27 litri ed è la bottiglia italiana di vino più costosa mai venduta: ecco quanto è stata pagata

Marianna Di Pilla  | 10 Lug 2024
Primat di Colore 2016

Una bottiglia di vino che, in quanto a costo, farebbe impallidire uno dei vini più pregiati d’Italia dal valore di circa 15.000 euro. La vendita di questo vino toscano a centomila euro è uno di quegli eventi che sarebbe riduttivo definire straordinari. Rappresenta un momento (e un riconoscimento) significativo non solo per l’eccellenza vinicola italiana ma anche per il mercato internazionale del vino da collezione.

Vendita da record, e dimensioni… anche

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Questa vendita record è avvenuta nella prestigiosa rete di Place de Bordeaux, piattaforma rinomata per la distribuzione di vini di lusso a livello mondiale.

La bottiglia protagonista del record è una Primat di Colore 2016 dello Chateau di Bibi Graetz di Fiesole. E il record interessa anche le sue dimensioni, dal momento che la bottiglia in questione è una rarità da 27 litri che non poteva non catturare l’attenzione del facoltoso collezionista che alla fine l’ha acquistata.

Il vino è stato venduto per centomila franchi, equivalente a poco più di centomila euro, diventando così la bottiglia italiana più costosa mai venduta fino a oggi.

Una bottiglia a regola d’arte

 

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La particolarità di questa bottiglia non risiede solo nel suo contenuto eccezionale ma anche nel design unico che la contraddistingue e che coniuga arte e vinificazione.

Bibi Graetz, proveniente da una famiglia di artisti, ha infatti dedicato particolare attenzione all’etichetta e alla confezione, trasformando ogni bottiglia in un’opera d’arte. La cassa, ad esempio, è stata realizzata riciclando il legno della barrique in cui il vino è stato invecchiato. Il coperchio in acciaio inossidabile è firmato, segno dell’unicità del prodotto.

Questa vendita non solo testimonia l’apprezzamento crescente per i vini italiani di alta qualità nei mercati globali, ma segnala anche l’importanza dell’aspetto artistico nella presentazione del vino. L’investimento in bottiglie di vino di lusso, infatti, spesso trascende il piacere del gusto per abbracciare l’arte e il collezionismo. Elementi che sono stati magistralmente integrati da Graetz nel suo Primat di Colore.

In un periodo in cui il settore vinicolo italiano ha affrontato sfide significative, eventi come questo offrono una conferma dell’eccellenza e del prestigio che il vino italiano continua a mantenere a livello internazionale, rinforzando il posizionamento dell’Italia come una delle principali nazioni produttrici di vino di alta qualità nel mondo.

Marianna Di Pilla
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