In provincia di Foggia e nella regione storica della Daunia, Ascoli Satriano è un suggestivo borgo ricco di storia, archeologia e tradizioni.
Con origini che risalgono all’antichità e un importante passato legato alle civiltà daunia, romana e normanna, Ascoli Satriano è famoso per i suoi straordinari reperti archeologici, tra cui le celebri “Grifoni di Ascoli Satriano”.
Ascoli Satriano, cosa vedere
Ascoli Satriano ha mantenuto intatto il fascino del passato e ancora oggi conserva numerosi monumenti che testimoniano la sua lunga storia, caratteristica che lo rende luogo ideale per gli appassionati di archeologia. I dintorni del borgo ospitano numerosi siti archeologici, tra cui antiche necropoli, resti di ville romane e insediamenti dauni. Le visite guidate ai siti archeologici permettono di scoprire la storia antica della regione e di ammirare reperti che testimoniano la presenza delle antiche civiltà che abitarono la zona.
Il Museo Civico Diocesano di Ascoli Satriano è uno dei principali luoghi di interesse del borgo e ospita una straordinaria collezione di reperti archeologici. Il museo è famoso in particolare per i celebri Grifoni di Ascoli Satriano, un gruppo di sculture in marmo bianco risalenti al IV secolo a.C., che raffigurano due grifoni che attaccano una cerva. Questi straordinari capolavori dell’arte ellenistica sono stati ritrovati nel 1976 e rappresentano uno dei tesori più preziosi della Puglia antica. La bellezza e la raffinatezza dei Grifoni rendono il museo un must per chi visita Ascoli Satriano.
La Cattedrale di Santa Maria degli Angeli è il principale luogo di culto di Ascoli Satriano. Costruita in epoca medievale e successivamente ristrutturata in stile barocco, la cattedrale presenta una facciata imponente e un interno ricco di decorazioni.
Accanto ad un edificio sacro di tale pregio non mancano però architetture civili degne di rilievo come il Palazzo Ducale, un edificio storico che risale al XV secolo capace di imporsi allo sguardo con la sua facciata elegante e un cortile interno con portici e arcate in pietra.
Ascoli Satriano, cosa mangiare
Ascoli Satriano è una destinazione perfetta per scoprire un luogo dal ricco e variegato patrimonio storico e culturale, per ammirare i paesaggi della campagna pugliese ma anche per immergersi nei sapori autentici della gastronomia locale.
Il pane di Ascoli Satriano è uno dei prodotti tipici più amati del borgo, famoso per la sua crosta croccante e la mollica soffice e fragrante. Questo pane viene prodotto con farina di grano duro e lievito madre, e cotto nei forni a legna. Questo pane è menzionato sin dai tempi dell’antica Roma: Orazio narra in una sua ode di un pane “splendido” di cui facevano incetta i viaggiatori.
Se il pane rappresenta senza dubbio uno dei prodotti di punta della gastronomia locale, non sono da meno i cosiddetti Sospiri di Ascoli Satriano. Noti anche come “dolci della sposa” e da non confondere con i sospiri sardi, sono dolcetti che si distinguono per la loro forma tondeggiante e per la consistenza soffice, che racchiude un cuore di crema pasticcera, il tutto avvolto da una glassa zuccherina.
Le origini dei Sospiri affondano le radici nel XV secolo e sono avvolte da affascinanti leggende. Una delle più note racconta che questi dolci furono preparati per le nozze tra Lucrezia Borgia e il conte di Conversano. Tuttavia, la sposa non giunse mai all’altare, lasciando gli invitati in attesa. Per ingannare il tempo, gli ospiti iniziarono a gustare questi dolcetti, sospirando per la lunga attesa; da qui deriverebbe il nome “Sospiri”.
Un’altra leggenda narra che un giovane innamorato creò questi dolci ispirandosi alla forma dei seni della sua amata, conferendo così ai Sospiri una connotazione romantica e sensuale.
I Sospiri di Ascoli Satriano rappresentano dunque un elemento distintivo della cultura gastronomica locale. Tradizionalmente associati alle celebrazioni nuziali, questi dolci simboleggiano l’amore e la dolcezza della vita coniugale, diventando veri e propri simboli capaci di raccontare storie d’amore e di attesa.
Ecco 3 curiosità sui sospiri di Ascoli Satriano!
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