È il più importante della città e uno dei più antichi d’Italia: il mercato all’ombra dello storico ponte della Serenissima è dal Medioevo un vero regno dei buongustai

Stefania Guerra  | 23 Mag 2025

Venezia offre numerose attrattive ai turisti e agli abitanti stessi, e tra queste troviamo anche lo storico appuntamento con il Mercato rionale. Quello di Rialto è un mercato che regala ancora l’atmosfera di una Venezia popolare, autentica e sincera, e vanta una lunga storia. Come possiamo facilmente immaginare, in passato era il fulcro degli scambi commerciali della Serenissima, e nel corso del tempo ha mantenuto il suo stampo: da mille anni ormai, è un centro dove multiculturalità, aggregazione sociale e soprattutto prodotti di qualità sono garantiti.

Quando è nato il Mercato di Rialto a Venezia?

Rivoaltum (Rialto) era già nell’XIII secolo il centro commerciale della città, e la particolare architettura del Ponte omonimo rappresentava perfettamente l’eccezionale ricchezza dell’arte rinascimentale. il Ponte, progettato dall’architetto Antonio da Ponte e completato alla fine del 1500, regalò alla città un’identità unica, dall’aspetto elegante ma innovativo. Identità che permane forte anche oggi. Da sempre, il Mercato di Rialto racconta la storia non solo della Serenissima, ma dello sviluppo commerciale, delle mescolanze e influenze culturali che hanno segnato gli ultimi secoli. Inizialmente, i veneziani e i tanti viaggiatori che facevano tappa a Venezia potevano acquistare ogni genere di merce, come carne e pesce, frutta e ortaggi, ma anche erbe, spezie pregiate e persino gioielli.

Com’è oggi il Mercato di Rialto

Tutte le mattine, tranne la domenica e il lunedì, il Mercato si sveglia presto e i commercianti iniziano a posizionare le merci sui banchi, aprendo alle 7:30 fino alle 13:00. Chi vende pesce inizia la sua giornata lavorativa alle 3.00 quando lo acquista all’ingrosso a Tronchetto, per poi cominciare a sistemarlo. Il giorno in cui le vendite vanno meglio è sicuramente il sabato, quando anche i veneziani hanno più tempo per fare la spesa. I turisti spesso prediligono spuntini a base di frutta da mangiare in loco, e il mercato si anima anche all’ora dell’aperitivo, quando tanti giovani passeggiano con uno spritz in mano.

Oggi vi è un po’ meno varietà di prodotti rispetto al passato, ma i veneziani e i turisti possono contare su un’ampia offerta di pesce fresco, ortaggi e frutta, salumi, formaggi spezie, prodotti artigianali e locali. Più nello specifico, esistono due zone che demarcano il mercato, ovvero Campo della Pescaria (dove si trovano frutta e verdura) e quella sotto le Logge, dove viene venduto il prodotto principale, cioè il pesce fresco.

Fare la spesa presso il Mercato è però un’esperienza assolutamente da provare, perché oltre ai prodotti freschissimi (che vanno a ruba fin dalle prime ore) si può sperimentare un’atmosfera sospesa nel tempo, con le bancarelle che si inseriscono in uno scenario architettonico superbo e senza eguali. I veneziani sono particolarmente orgogliosi del loro mercato, e non mancano mai di acquistare gli ingredienti per preparare le ricette tipiche: risi e bisi, baccalà, capesante, sarde, seppie gratinate, zuppa di moleche, fegato alla veneziana e naturalmente le famose fritole, il dolce tipico di carnevale.

Stefania Guerra
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