È il più profondo d’Italia e abbatte tutti i record di turisti: dove mangiare e cosa assaggiare sul Lago di Como, il gioiello italiano che piace agli stranieri

Marianna Di Pilla  | 04 Lug 2025

Hai presente quelle giornate in cui il sole si riflette sull’acqua, le montagne fanno da cornice e nell’aria c’è profumo di burro fuso, pesce d’acqua dolce e salvia croccante? Benvenuto sul Lago di Como, uno dei luoghi più scenografici (e golosi) d’Italia. Qui il cibo è il ponte perfetto tra tradizione contadina e suggestioni alpine, tra lago e montagna, tra trattorie vista acqua e ristoranti stellati nascosti tra i vicoli.

Cosa mangiare: i piatti tipici del Lago di Como

Processo di preparazione del Missoltini - IS: 1713435736
Processo di preparazione del Missoltini con l’agone in fase di essiccazione

Sul Lago di Como si mangia bene, ma soprattutto si mangia locale. Non aspettarti piatti complessi o forzatamente gourmet: la cucina qui è fatta di sapori veri, stagionali, con forti radici territoriali. Il piatto forse più rappresentativo è quello dei missoltini con polenta. I missoltini sono agoni, pesci di lago simili alla sardina, essiccati al sole e conservati sotto sale, poi grigliati e serviti con polenta fumante. Hanno un sapore deciso e rustico, perfettamente bilanciato dalla dolcezza della farina di mais. Altro grande classico è il risotto con pesce persico: riso mantecato al burro e impreziosito da filetti dorati di pesce persico saltati in padella con burro e salvia. Un comfort food che parla il dialetto della sponda. Per chi ama la montagna, la polenta uncia è una tappa obbligata. Questa versione è condita con burro, aglio e formaggi locali come il semuda o il taleggio delle valli vicine, ed è perfetta dopo una camminata nei boschi. C’è poi il tòch, preparazione rustica a metà tra fonduta e polenta, tipica di Bellagio: si gusta intingendo pane, salame o verdure nel piatto comune, spesso durante cene conviviali. Il lavarello, altro protagonista della tavola, è servito alla griglia o con burro e salvia. È uno dei pesci più delicati del lago e viene cucinato in modo semplice per valorizzarne il gusto. Nei mesi più freddi, il brasato al vino rosso – preparato con Nebbiolo o altri rossi lombardi – offre un’esplosione di sapore. E anche gli sciatt valtellinesi, pur arrivando dalla Valtellina, si trovano spesso sulle tavole del Lario: frittelle di grano saraceno ripiene di formaggio fuso, perfette come antipasto o aperitivo.

Formaggi, salumi e specialità del Lario


Bresaola di cervo, prodotto tipico piemontese e lombardo

Il territorio intorno al lago offre una varietà di formaggi pregiati. Lo zincarlin, ad esempio, è un formaggio fresco speziato con pepe o erbe, a volte stagionato in grotta per acquisire aromi ancora più intensi. La semuda è un formaggio magro a pasta dura, spesso utilizzato nella preparazione della polenta, mentre bitto e casera, pur arrivando dalla Valtellina, sono largamente impiegati nella cucina locale.  Anche sul fronte dei salumi non mancano le eccellenze. Il salame di lago, seppur raro, è molto apprezzato e si caratterizza per l’utilizzo di carni di pesce e un mix di spezie. Più comune ma altrettanto gustosa è la bresaola, che può arrivare da Valchiavenna o Valtellina, ed è servita con rucola, limone e scaglie di grana.

I dolci del lago sono semplici, ma carichi di memoria. La miascia, ad esempio, è una torta povera preparata con pane raffermo, frutta secca, uvetta e mele. È perfetta a colazione oppure accompagnata da un bicchierino di grappa dopo cena. C’è poi la torta di fioretto, tipica del lecchese, dal profumo inconfondibile di anice e lievito naturale. I pan meino, infine, sono piccoli dolcetti croccanti a base di farina di mais e burro, perfetti con il tè o un vino dolce.

Dove mangiare vista lago e non solo

Lago di Como

Il Lago di Como è anche il posto ideale per vivere il cibo come esperienza. Puoi concederti un aperitivo in barca al tramonto, con calice di vino e finger food a bordo, oppure partecipare a tour enogastronomici guidati tra Bellagio, Varenna e Menaggio. Perché qui ogni ingrediente ha una storia, ogni piatto un paesaggio alle spalle. Il cibo non è solo cibo: è lentezza, è stagionalità, è ascolto della natura. E quando sei seduto a un tavolo con il lavarello nel piatto e il lago negli occhi, capisci che sì, questo è uno dei posti più belli dove perdersi – e pranzare – in Italia.

Per un’esperienza unica, vale la pena prenotare alla Locanda dell’Isola Comacina: menù fisso, rituale gastronomico consolidato e una posizione invidiabile in riva al lago. A Tremezzo, La Darsena offre una cucina curata in un contesto elegante, ideale per una cena romantica con vista spettacolare. Chi cerca autenticità con un tocco di classe può dirigersi a Cernobbio, alla Trattoria del Glicine, mentre a Bellagio La Punta serve piatti tradizionali di pesce di lago in una location da cartolina. Vecchia Varenna, raffinata ed elegante, propone ottime interpretazioni di missoltini e lavarello, con una cornice che lascia senza fiato. Infine, a Brienno, il Crotto dei Platani è un’istituzione: incastonato nella roccia, offre un’atmosfera unica e una carta dei vini di tutto rispetto.

Dove dormire e mangiare bene (anche a colazione)? Tra gli indirizzi più suggestivi per soggiornare c’è il Relais Villa Lario a Mandello, che offre colazioni gourmet e un panorama mozzafiato. Chi cerca il top del lusso può optare per il Grand Hotel Tremezzo, con ristoranti di altissimo livello. Per un’esperienza più rustica ma altrettanto affascinante, l’Agriturismo Castello di Vezio sulla sponda lecchese propone cucina genuina e vista panoramica.

Marianna Di Pilla
Marianna Di Pilla


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