È il posto estremo e leggendario della Calabria: cosa vedere e cosa mangiare nel borgo sul mare tra i più belli del sud Italia

Emma Valenti  | 24 Lug 2025

Non lontano dallo Stretto di Messina, dove la Calabria sfiora la Sicilia con uno sguardo, sorge uno dei luoghi più affascinanti del Sud Italia: Scilla. Abbarbicata su un promontorio roccioso a picco sul mare, questa piccola perla calabrese racchiude il fascino di una terra antica, dove la storia si intreccia con la leggenda, e ogni angolo sembra raccontare un segreto.
Il suo nome evoca immediatamente la mostruosa creatura marina della mitologia greca, in cui una bellissima ninfa era stata trasformata dalla maga Circe. Secondo la leggenda, Scilla infestava proprio queste acque, pronta ad azzannare i marinai che osavano sfidare lo Stretto. Eppure, ciò che oggi attende il viaggiatore non è il terrore, ma un incanto senza tempo.

Un borgo da esplorare passo dopo passo.. e con la Venezia del Sud


Scilla è un luogo che si scopre e si svela lentamente al visitatore, camminando tra i suoi vicoli silenziosi, tra case antiche e scorci sul mare che lasciano senza parole e invitano al miglior scatto possibile. I quartieri di Jeracari e Chianalea rappresentano l’anima più autentica del paese. Chianalea, in particolare, è un sogno di pietra e acqua: un antico borgo di pescatori che sembra galleggiare sul mare, con casette costruite a ridosso degli scogli, viuzze che somigliano a calle veneziane e piccole barche ormeggiate proprio sotto le finestre. Non a caso, la chiamano “la Venezia del Sud”.
Qui, ogni dettaglio è poesia: lo storico Scaro Alaggio, dove si calavano le barche in mare, il suggestivo Palazzo Scategna, la nobile Villa Zagari. Poco distante, nel quartiere San Giorgio, pulsa la vita cittadina: nella bella Piazza San Rocco, dominata dalla chiesa omonima in marmo classico, sembra di entrare in un’altra epoca.

Il castello delle meraviglie e le spiagge da sogno tra mito e natura


Ma è salendo fino al promontorio che Scilla svela il suo cuore più maestoso: il Castello Ruffo, un’antica fortezza sospesa tra cielo e mare. Costruito nel lontano 493 a.C., ha attraversato i secoli cambiando volto: fu residenza nobiliare, avamposto militare, proprietà della famiglia Ruffo dal 1533, poi passato allo Stato nel 1808. Da qui, la vista è semplicemente indimenticabile: le coste della Sicilia sembrano a un passo, le Isole Eolie si scorgono all’orizzonte, e il mare, da quassù, diventa una distesa di tonalità di azzurri. Un quadro vivente.
Oggi il castello ospita il Centro regionale per il recupero dei centri storici calabresi, animandosi con eventi, mostre e iniziative culturali. Ma è nel silenzio delle sue antiche mura che si percepisce ancora l’eco di epoche lontane.
Se la storia è il cuore di Scilla, il mare è la sua anima. Cristallino, vivace, impetuoso: uno spettacolo della natura da vivere fino in fondo. Le spiagge sono tante e tutte meravigliose. La più celebre è senza dubbio Marina Grande, un’ampia insenatura dorata incastonata tra due enormi costoni di roccia, dominata dal profilo del castello. Qui si alternano tratti liberi e lidi attrezzati, perfetti per rilassarsi o tuffarsi alla scoperta dei fondali marini, ricchi di vegetazione e fauna, ideali per lo snorkeling e il relax più totale.
Per chi cerca la natura più selvaggia, la Scogliera di Punta Pacì è un vero paradiso: vegetazione lussureggiante, rocce scoscese, fondali profondi e un panorama mozzafiato. Ideale non solo per gli amanti del mare, ma anche per chi vuole fare trekking e lasciarsi stupire.

Sapori di mare e tradizione, Scilla è anche cucina di qualità


E quando il sole inizia a calare e le luci si accendono sulle stradine di Chianalea, è il momento di assaggiare Scilla  nei suoi gusti. La cucina locale è un inno alla semplicità e alla bontà. Il pesce spada qui non è solo un piatto, ma una vera icona: alla ghiotta, alla griglia, a involtino, nei primi piatti… ogni variante è un piccolo capolavoro. Tra le ricette imperdibili troviamo il pesce spada alla ghiotta, con pomodori, cipolla, olive e capperi, gli spaghetti con pesce spada e melanzane, le alici ripiene o marinate, gli involtini di pesce spada, con mollica, uvetta e pinoli.
E poi ancora: salumi e formaggi calabresi, come la nota ‘nduja, il pecorino e la provola silana, pane casereccio e pitta, e dolci tipici come pignolata, turdilli e mostaccioli. Il tutto accompagnato da un calice di Cirò rosso o Greco di Bianco, o un bicchiere di Scilla IGT locale. Per una cena con i fiocchi non manca davvero nulla.
Scilla non è solo una tappa: è un’esperienza. Tra il mito e il mare, tra il profumo del mare e i raggi del sole che si riflettono sulle acque tirreniche, questo borgo vi regalerà emozioni autentiche. Una cena sul mare con il Castello Ruffo illuminato alle spalle? Un ricordo che porterete con voi per sempre. Venite a scoprirla. Scilla vi aspetta, tra storia, natura e sapori indimenticabili. E il viaggio resterà nei vostri più bei ricordi.

Emma Valenti
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