È il ragù storico e tipico della Toscana: ricetta del ragù di cinghiale e 4 ristoranti in Toscana dove mangiare il ragù di cinghiale in autunno

Marianna Di Pilla  | 25 Ott 2024
[foto @Radiokukka, Istock.com/solo uso editoriale]

È uno dei ragù storici d’Italia, preparazione simbolo della cucina toscana e in particolare della tradizione culinaria delle zone collinari e montuose della regione. Il cinghiale è infatti una delle prede più ambite nelle battute di caccia locali, soprattutto nella zona del Chianti, della Maremma e delle aree boschive della Garfagnana.

In passato, il cinghiale era una fonte importante di proteine per le famiglie toscane, e il ragù di cinghiale era un piatto che veniva spesso preparato per i pranzi domenicali o per le grandi occasioni. Il ragù di cinghiale è ancora oggi una celebrazione di sapori rustici e intensi, sugo corposo e saporito.

Ricetta del ragù di cinghiale

Ragù di chinghiale

Il ragù di cinghiale richiede tempo e pazienza, ma il risultato è un sugo dal sapore intenso e avvolgente, che si sposa perfettamente con la pasta fresca. La carne di cinghiale, caratterizzata da un sapore forte e selvatico, viene prima marinata nel vino rosso per diverse ore (a volte anche per una notte intera) insieme a erbe aromatiche come rosmarino, salvia, alloro e bacche di ginepro, per ammorbidire e insaporire la carne.

In questo modo la carne si fonde alla perfezione con una salsa di pomodori, vino rosso e aromi, e ogni boccone rivela una consistenza morbida e cremosa allo stesso tempo.

Ingredienti

  • 500 g di carne di cinghiale
  • 1 cipolla media, tritata finemente
  • 2 carote, tagliate a dadini
  • 2 coste di sedano, tagliate a dadini
  • 3 spicchi d’aglio, tritati finemente
  • 1 foglia di alloro
  • 2 rametti di rosmarino
  • 2 tazze di pomodori pelati, tritati
  • 1 tazza di vino rosso
  • 1 tazza di brodo di carne
  • Olio d’oliva
  • Sale e pepe q.b.

Preparazione

  1. Sciacquare la carne di cinghiale sotto acqua fredda per rimuovere eventuali residui. Asciugarla con della carta da cucina e tritarla finemente.
  2. Lavare e tritare finemente la cipolla, le carote e il sedano.
  3. In una pentola capiente, scaldare un po’ di olio d’oliva a fuoco medio. Aggiungere le verdure tritate e farle soffriggere per circa 5 minuti, fino a quando saranno morbidi.
  4. Aggiungere l’aglio tritato e cuocere per altri 2 minuti.
  5. Unire la carne di cinghiale alla pentola e rosolarla fino a quando sarà ben dorata su tutti i lati.
  6. Versare il vino rosso nella pentola e lasciarlo evaporare per alcuni minuti, finché l’alcol si sarà ridotto.
  7. Aggiungere i pomodori pelati tritati, la foglia di alloro e i rametti di rosmarino. Mescolare bene gli ingredienti.
  8. Versare poi il brodo di carne, portare il tutto a ebollizione, quindi ridurre la fiamma a bassa intensità, coprire la pentola e far cuocere a fuoco lento per almeno 2 ore. Durante la cottura, mescolare di tanto in tanto e, se necessario, aggiungere un po’ di brodo o acqua per evitare che il ragù si asciughi troppo.
  9. Dopo 2 ore, controllare la consistenza del ragù. Se risulta troppo liquido, scoprire la pentola e cuocere ancora per alcuni minuti per farlo addensare. Se, al contrario, risulta troppo asciutto, aggiungere un po’ di brodo o acqua.
  10. Assaggiare il ragù e aggiustare di sale e pepe a piacere.
  11. Una volta raggiunta la consistenza e il sapore desiderati, il ragù di cinghiale è pronto per essere servito. Può essere accompagnato con polenta, pasta fresca o gnocchi.

Ragù di cinghiale, dove mangiare le pappardelle al ragù di cinghiale in Toscana

Festa dell'olio e del Vino Novello a Vignanello

Il ragù di cinghiale in Toscana viene servito soprattutto con la pasta fresca all’uovo, in particolar modo con le pappardelle che, con la loro ampiezza e ruvidità, lo catturano perfettamente

Se ti trovi in Toscana e vuoi gustare un piatto autentico di pappardelle al ragù di cinghiale, ci sono numerosi ristoranti e osterie tradizionali che lo preparano con ingredienti locali e seguendo le antiche ricette.

1. Osteria La Porta – Monticchiello

Indirizzo: Via del Piano, 3, 53026 Monticchiello (SI)

Situata nel cuore della Val d’Orcia, l’Osteria La Porta è un piccolo ristorante che propone una cucina autentica e tradizionale. Le pappardelle al cinghiale sono uno dei piatti forti del menu, preparate con carne di cinghiale locale e condite con un ragù saporito e profumato. La vista sulla campagna toscana rende l’esperienza ancora più speciale.

2. Trattoria Da Burde – Firenze

Indirizzo: Via Pistoiese, 154, 50145 Firenze (FI)

A Firenze, la Trattoria Da Burde è famosa per i suoi piatti toscani tradizionali, e le pappardelle al ragù di cinghiale sono uno dei piatti più apprezzati dai clienti. Il ragù è preparato con cura, seguendo la ricetta classica, e la pasta fresca è fatta in casa, come vuole la tradizione. Un ristorante da non perdere per chi vuole assaporare la vera cucina fiorentina.

3. Ristorante Il Latini – Firenze

Indirizzo: Via dei Palchetti, 6R, 50123 Firenze (FI)

Un’istituzione a Firenze, Il Latini è noto per la sua cucina rustica e abbondante. Le pappardelle al ragù di cinghiale sono uno dei piatti più richiesti, grazie alla qualità degli ingredienti e alla cottura lenta e meticolosa del ragù. Il ristorante ha un’atmosfera conviviale e accogliente, perfetta per gustare un piatto tradizionale toscano.

4. Osteria del Carcere – San Gimignano

Indirizzo: Via San Matteo, 14, 53037 San Gimignano (SI)

Nel suggestivo borgo di San Gimignano, l’Osteria del Carcere è un luogo ideale per gustare piatti tipici della cucina toscana, incluse le pappardelle al ragù di cinghiale. Il locale offre un ambiente intimo e accogliente, e la cucina si distingue per l’uso di materie prime locali e di alta qualità.

[foto copertina @Radiokukka, Istock.com/solo uso editoriale]

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