È la cantina dell’unico e solo marmo ‘Perlato di Sicilia’ e dei vitigni-reliquia, dove si fanno vini biologici con vista sulle Egadi

Marianna Di Pilla  | 22 Ott 2024
[foto copertina e nell'articolo da account Instagram @assuli.winery]

Se ne stanno in una zona compresa tra Mazara del Vallo e Trapani, ad un’altezza che varia dai 100 ai 250 metri sopra il livello del mare da cui guardano le Egadi in lontananza. Sono i vigneti Assuli disposti su una superficie di circa 130 ettari che ospitano vitigni autoctoni siciliani come Nero d’Avola, Zibibbo, Insolia, Catarratto, Grillo e Perricone.

Assuli è una realtà che parla siciliano e della Sicilia, i cui vini biologici d’eccellenza sono ormai conosciuti (e riconosciuti) in tutto il mondo.

Per scoprire di più sui vini di Assuli è possibile leggere tutto l’articolo a loro dedicato sul blog di Borgo DiVino.

Assuli, riscoprendo (anche) i vitigni-reliquia siciliani

Assuli, vini
L’attenzione e il rispetto del territorio che caratterizza ogni giorno il lavoro di questa azienda siciliana si ritrova anche nella ricerca, nel recupero e nella riscoperta di vitigni antichi. Sono i cosiddetti vitigni-reliquia che raccontano l’antica storia del vino nell’isola, ciascuna varietà a proprio modo rappresentativa del territorio che lo ha prodotto.

Come nel caso del Vitrarolo, la cui coltivazione era limitata a pochi ceppi presenti nei vigneti più antichi dei Nebrodi. Un vitigno dal nome curioso e parlante: il nome deriva dalla specifica caratteristica dei tralci, che in inverno assumono un aspetto vitreo e si spezzano facilmente. Il vitigno nasce infatti in una zona montuosa della Sicilia in cui il è rigido e gli inverni possono essere molto severi.

Assuli, parola d’ordine sostenibilità

Baglio Assuli
Uno dei maggiori impegni di Assuli è quello nei confronti della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente da cui tutto parte e tutto torna. È una caratteristica che si colloca in un contesto ben più ampio, nella Sicilia che secondo il Rapporto Nomisma-UniCredit 2022 è al primo posto in Italia per superficie dedicata alla coltivazione biologica della vite.

In un’isola dalla naturale vocazione sostenibile si comprende ancora meglio l’impegno di Assuli, che produce dunque vini biologici che racchiudono la vera essenza della Sicilia, facendola conoscere ben oltre i confini isolani.

La sostenibilità di Assuli si ritrova letteralmente in ogni scelta e in ogni aspetto aziendale.

Un recente restyling delle confezioni ha portato all’adozione di bottiglie più leggere che, facendo diminuire l’impiego di materie prime, fa diminuire anche le emissioni di ossidi d’azoto e anidride solforosa e i costi legati ai trasporti. I tappi sono in sughero riciclabile, biodegradabile e durevole nel tempo.

La cantina stessa è un esempio di sostenibilità e integrazione con il territorio, che in Baglio Assuli incontrano il meglio del design. La cantina che vediamo oggi è risultato di un’attenta ristrutturazione di un antico baglio del ‘700, che ne ha rispettato i criteri originari integrandoli però in una struttura moderna, funzionale ed efficiente.

Rilevante e significativo l’utilizzo di materiali siciliani come il tufo del marsalese, il marmo di Custonaci ‘Perlato di Sicilia’ e i coppi di tipo siciliano che danno vita ad una struttura più che mai integrata con il paesaggio circostante, tutta nei toni sabbia, fango e creta che richiamano la terra.

[foto copertina e nell’articolo da account Instagram @assuli.winery]

Marianna Di Pilla
Marianna Di Pilla



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