È la città delle ceramiche a colori del Mediterraneo: cosa vedere e cosa mangiare nella piccola perla a colori sul mare della Sicilia

Eugenio Amodeo  | 01 Lug 2025
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Affacciata sulla costa sud-occidentale della Sicilia, tra Agrigento e Selinunte, Sciacca è una cittadina marinara famosa per le sue ceramiche variopinte, i vicoli in salita e l’atmosfera vivace. Adagiata su un promontorio che guarda il Mediterraneo, conserva l’anima autentica di un borgo siciliano, tra botteghe artigiane, chiese barocche e ristorantini di pesce dove il tempo sembra scorrere più lento.

Cosa vedere a Sciacca

Sciacca è un piccolo gioiello da vivere a piedi, tra scorci sul mare, balconi fioriti, facciate decorate con maioliche e vicoli che si arrampicano verso la parte alta del centro. Il cuore della cittadina è Piazza Scandaliato, una terrazza panoramica con vista sul porto e sul mare, ideale per cominciare la visita.

Non si può venire a Sciacca senza entrare in una delle tante botteghe di ceramica artistica: tra piatti, vasi e mattonelle, ogni oggetto racconta la lunga tradizione decorativa locale, con colori accesi e motivi mediterranei. Tra i punti d’interesse storici ci sono anche il Castello Luna, la Chiesa di Santa Margherita, con il suo interno barocco, e il quartiere dei marinai, con murales e decorazioni in ceramica che trasformano le strade in una galleria a cielo aperto.

Per una passeggiata più tranquilla, scendi fino al porto vecchio, dove si respira l’atmosfera autentica del borgo marinaro: barche da pesca, reti stese al sole e l’odore del mare che arriva fino alle viuzze del centro. L’acqua è molto pulita e sia a Sciacca sia nei dintorni (Porto Palo, Lido Fiori) è possibile fare il bagno. Le spiagge sono sia libere sia attrezzate.

Cosa mangiare a Sciacca

Fiera del Folpo a Noventa Padovana, 2023
La cucina di Sciacca è una festa di sapori mediterranei: pesce freschissimo, verdure di stagione e influenze arabe si mescolano nei piatti con semplicità e gusto. Imperdibili le sarde a beccafico, il polpo bollito servito con limone e prezzemolo, e la capunata siciliana, un tripudio agrodolce di melanzane, sedano, olive e capperi.

Per i primi, prova le busiate con pesto alla trapanese o con sugo di pesce spada e melanzane. Nei ristoranti lungo il porto si trovano anche ottimi piatti di cous cous di pesce, tradizione che richiama l’influenza nordafricana della zona. Per concludere il pasto, non può mancare un cannolo fresco o una cassata siciliana decorata con frutta candita coloratissima, magari accompagnata da un bicchierino di zibibbo o passito di Pantelleria.

Eugenio Amodeo
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