-“Mi dispiace” intanto, il danno è fatto, eh.
-Vado a prenderti qualcos’altro?
-Se ci fosse una pasta con le sarde, se ci fosse…
Unico ed imitatissimo, inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali, ha tante varianti quante quelle di uno Spritz: la pasta con le sarde è un primo piatto delizioso che rende le sarde, un pesce molto comune nei mari siciliani, protagoniste (in)discusse.
È una delle ricette più iconiche della tradizione ciciliana, come la avrebbe chiamata Dante mentre descriveva il toro di Falaride. La pasta con le sarde nasce, secondo tradizione, da un cuoco arabo del generale Eufebio da Messina che per sfamare le truppe utilizzò ciò che terra e mare gli offriva.
Pasta con le sarde
La pasta con le sarde è uno di quei piatti poveri che nasce dalla necessità e dagli ingredienti disponibili nella propria terra natìa, unendo quei sapori che ormai, tradizionalmente parlando, cantano in sintonia lo stesso motivetto ma non sono sempre così omnibus.
E come ci si potrebbe aspettare, si può fare la pasta con le sarde senza finocchietto. O anche senza mollica atturrata.
Volendo anche senza sarde, la famosa pasta ca sarda a mari (con le sarde al mare), che si faceva nelle zone di montagna dove non arrivava il pesce fresco e si utilizzavano le acciughe, che si conservano più facilmente.
Tornando a noi, se vi siete chiesti “come posso sostituire il finocchietto selvatico?” la risposta è semplice: anice stellato e dragoncello.
In alternativa potete tranquillamente usare le foglioline verdi di un finocchio o un cucchiaino scarso di semi di finocchio, quello da tisane. Se volete fare la pasta con le sarde senza finocchietto potete escluderlo direttamente: ne uscirà una pasta con le sarde semplice, che i commensali si litigheranno ad ogni modo.
Pasta con le sarde Palermitana, in tutto il suo splendore.
Nero d’Avola La Cacciatora, di buona qualità, in confezione da 6. Se ne avete bisogno di uno per le occasioni speciali, provate qui.
Considerando la complessità del piatto, con il suo mix di sapori intensi, dolci e salati, vi consigliamo:
Pasta con le sarde, curiosità
Si può preparare da marzo a settembre e cioè nell’unico periodo dell’anno in cui si trovano al mercato le sarde fresche ed è possibile raccogliere nei campi il finocchio selvatico.
Diffusissima nel palermitano, è una ricetta che si ritrova in realtà in tutta la Sicilia dove ogni zona la personalizza come preferisce. Nell’agrigentino ad esempio si usa spesso aggiungere concentrato di pomodoro, mentre altri usano procedure differenti.
Molti usano friggere a parte 8 sarde fresche, aperte a libro, senza farina, imbiondire 6 cucchiai di pan grattato in un padellino e una volta condita la pasta, sistemarla in una pirofila unta. A quel punto il tutto viene spolverato con del pangrattato sulla superfice per poi coprire con le otto sarde fritte in precedenza. Una volta terminata la composizione, la pirofila si passa in forno caldissimo per 8-10 minuti.
Curiosità: sin dal 1915 in un locale tipico di Bagheria Zza Maria cu trasi s’arricria veniva preparata questa ricetta.
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