Arrivare a Picinisco è come fare un tuffo indietro nel tempo. Quando cammini sotto il castello normanno, respiri aria di passato. Quando assaggi il pecorino, senti la forza del pascolo. Picinisco è un luogo dove la montagna regala il contesto, i pastori danno i sapori, i boschi offrono profumi, la gente regala sorrisi. In questo angolo del Lazio dove la tradizione ancora resiste, il gusto trova la sua forma più autentica, e tu porti a casa qualcosa che dura più di una fotografia: un sapore, un ricordo, un pezzo d’anima.
Il borgo, arroccato a 725 m sulle pendici dei Monti della Meta, regala una vista spettacolare su vallate silenziose e boschi antichi, nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Le mura medievali, le torri poligonali e il maestoso castello normanno spiccano tra vicoli lastricati, mentre le porte storiche – Porta Saracena, Porta degli Orologi – testimoniano un passato pieno di dominazioni e vicissitudini.
Ma Picinisco non è solo storia: è spiritualità e natura. Chi ama i sentieri scoprirà l’area del Santuario della Madonna di Canneto, meta di pellegrinaggio sin dal IX secolo, raggiungibile anche a piedi attraverso un percorso tra faggete e torrenti. Dal centro, poi, in pochi passi si accede alla faggeta secolare e ai pascoli, habitat dell’orso marsicano, del camoscio appenninico e del cervo: un minuscolo prodigio di biodiversità, riconosciuto patrimonio Unesco.
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Il cuore di Picinisco batte dentro sapori genuini e leggeri, frutto di pastorizia, agricoltura e cultura contadina. Il protagonista è senza dubbio il Pecorino di Picinisco DOP, formaggio prodotto con latte crudo di pecore autoctone come Sopravissana e Comisana, pascolate su alpeggi incontaminati della Valle di Comino. Chi l’assaggia ne apprezza la consistenza friabile, il gusto intenso che richiama note nocciolate, la crosta giallo dorata e un piccante sfumato nelle versioni più stagionate.
Il processo produttivo del Pecorino di Picinisco è un vero e proprio rito: il latte, rigorosamente crudo, è lavorato a mano, rispettando i ritmi naturali. Le greggi si nutrono nei pascoli montani della Valle di Comino, seguendo la tradizionale monticazione estiva, che conferisce al formaggio i suoi spiccati aromi di pascolo di montagna. Esistono due tipologie principali: lo Scamosciato, dolce e gentile, e lo Stagionato, intenso e corposo, che evolve verso il piccante con la maturazione.
Il Pecorino di Picinisco non è solo delizioso ma anche nutriente. La sua composizione è un equilibrio perfetto di sapori e aromi, derivanti dall’alimentazione naturale delle greggi e dall’arte casearia tradizionale. I consumatori possono godere di un prodotto genuino, che unisce la tradizione alla qualità.
Puoi mangiarlo da solo, con una fetta di pane casereccio ma anche utilizzarlo come protagonista di ricette particolari che in tavola di sicuro riscuoteranno un grande successo.
Queste ricette esaltano la versatilità del Pecorino di Picinisco, permettendo di apprezzarne il sapore unico sia in piatti caldi che freddi.
[foto copertina @tourpics_net/Shutterstock.com/Shutterstock.com/solo uso editoriale]
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