È lei l’unica e sola piccola Venezia dell’Umbria: qual è, dove si trova e cosa mangiare nel borgo delle sorgenti che sembra uscito da una favola

Francesco Garbo  | 27 Nov 2024
[foto @lorenzacciuss, Shutterstock.com/solo uso editoriale]

Rasiglia è un piccolo e suggestivo borgo dell’Umbria, noto soprattutto per i caratteristici corsi d’acqua che attraversano il paese. Spesso chiamata “la piccola Venezia dell’Umbria”, Rasiglia si trova in provincia di Foligno, ed è immersa in un contesto paesaggistico di rara bellezza, circondata da montagne e rigogliosa vegetazione.

La particolarità di Rasiglia risiede nei suoi numerosi ruscelli e piccole cascate che scorrono tra le case e le stradine del borgo, creando un’atmosfera magica e fuori dal tempo. Questi corsi d’acqua, un tempo, alimentavano vari mulini, follatoi e fucine che hanno sostenuto l’economia locale fino al XX secolo. Oggi, queste strutture sono in gran parte dismesse, ma conferiscono al luogo un fascino storico e pittoresco.

Cosa mangiare a Rasiglia


Corallina, salume tipico umbro

Rasiglia è uno dei posti migliori dove andare per assaggiare prodotti e specialità dell’Umbria, anche grazie alla ricca tradizione culinaria che valorizza i prodotti locali. Sono tanti i cibi e i piatti che potresti gustare visitando Rasiglia e gli immediati dintorni.
L’Umbria è famosa per i suoi tartufi, soprattutto i neri. Puoi trovare una varietà di piatti a base di tartufo, come pasta al tartufo, uova al tartufo o semplicemente tartufo fresco grattugiato su crostini di pane.

La norcineria, ovvero l’arte di lavorare carni e insaccati, è molto diffusa in Umbria. Salumi come il prosciutto di Norcia, la salsiccia e il capocollo: un antipasto di salumi misti umbri è un ottimo modo per iniziare un pasto.

Le lenticchie di Castelluccio di Norcia sono famose per il loro sapore delicato e la loro consistenza. Spesso servite come contorno o base per zuppe e insalate, sono un must quando si visita questa regione.
Pasta spessa e ruvida, gli umbricelli sono simili agli spaghetti ma più grossi. Tipici dell’Umbria, gli umbricelli sono spesso conditi con sughi a base di carne o tartufo.
L’esperienza culinaria in Umbria non sarebbe completa senza una degustazione dei vini locali. L’Umbria produce alcuni eccellenti vini rossi e bianchi, come il Sagrantino di Montefalco e il Grechetto. Questi vini si abbinano perfettamente con i piatti ricchi di tartufi e carni.

A Rasiglia potete assaggiare tutte le specialità tipiche dell’Umbria. Tra salumi e formaggi che raccontano la storia e le tradizioni del territorio, passando poi per il tartufo, l’olio e il vino tutte eccellenze uniche del territorio.

Cosa vedere a Rasiglia

Il borgo ha radici storiche antiche, con attività documentate legate alla lavorazione della lana e al ferro che risalgono al Medioevo. Nel corso dei secoli, Rasiglia è stata un centro produttivo importante, grazie alla presenza dell’acqua che ha permesso lo sviluppo di molteplici attività industriali fino alla metà del XX secolo. Con il declino di queste industrie, Rasiglia ha riscoperto sé stessa come destinazione turistica, valorizzando il suo patrimonio storico e naturale.

Una passeggiata attraverso Rasiglia offre l’opportunità di vedere da vicino i resti dei mulini antichi e delle strutture industriali che una volta popolavano il borgo. I visitatori possono seguire il percorso dell’acqua, esplorare i piccoli ponti e ammirare le cascate che si trovano a pochi passi dalle porte delle case.

La bellezza del paesaggio e la tranquillità del luogo lo rendono una meta ideale per chi cerca una fuga dalla città.

Questo piccolo borgo ha conservato quasi intatto l’impianto medioevale.  Poco meno di 40 abitanti e 50 casette, questi i numeri di Rasiglia, a 600 metri di altitudine. Il paese è attraversato della acque provenienti dalla Sorgente di Capovena che confluiscono nella vasca chiamata la Peschiera.
La storia di Rasiglia è indissolubilmente legata all’acqua, è proprio grazie alla potenza dell’acqua che veniva utilizzata per far funzionare i mulini che fu costruito il piccolo borgo intorno al fiume per poter avviare la produzione di farine e tessuti. Tra ‘600 e ‘800 a Rasiglia sorgono mulini, lanifici, banche dando vita ad un vero e proprio polo industriale che viene poi trasferito a Foligno con l’avvento dell’energia elettrica.

Rasiglia è al quinto posto della classifica del Fai come luogo da salvare e grazie alla forza e alla tenacia dei pochi abitanti negli ultimi anni sta rifiorendo pian piano. Qui potete godervi un momento di relax lontano dalle città affollate e dai rumori del traffico. L’unico rumore qui è quello dell’acqua che vi accompagnerà durante la visita al borgo medievale.
Da percorrere la passeggiata che ci conduce dal centro storico fino al colle dove sorgeva il Castello di Rasiglia, molto importante all’epoca, oggi praticamente distrutto fatta eccezione per le mura e due piccole torri. Bellissime le Cascate del Menotre per una passeggiata immersi nella natura dell’Oasi dell’Altolina.

[foto copertina @lorenzacciuss, Shutterstock.com/solo uso editoriale]

Francesco Garbo
Francesco Garbo

Sono un cuoco e un giornalista enogastronomico, cucino e parlo di cibo praticamente tutto il giorno. Vino e cibo sono le due vie migliori per conoscere una cultura, in modo gustoso.




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