È l’unico e solo ‘pane del mare’: si trova solo in un posto in Liguria e il 29 giugno è il suo giorno magico

Marianna Di Pilla  | 24 Set 2024
Acciughe di Monterosso

Entrano dallo stretto di Gibilterra, a maggio sono in Francia e il primo di giugno si affacciano nel Ponente Ligure. Nel mare delle Cinque Terre il giorno magico delle acciughe è il 29 giugno (San Pietro). E la stagione continua a essere buona fino a metà luglio.

Le acciughe di Monterosso, legate da sempre alla tradizione marinara di questo borgo del Levante ligure, sono oggi inserite tra i presidi dello Slow Food.

Acciughe di Monterosso, caratteristiche e usi in cucina


Acciughe di Monterosso, caratteristiche e ricette

Della famiglia dei pesci azzurri, l’acciuga ha una forma slanciata della lunghezza massima di 20 cm, con dorso di colore neroazzurro e ventre arrotondato argenteo. Presente nel mare Mediterraneo si nutre di plancton, piccoli crostacei e larve di molluschi.

Grazie a una diversa salinità del mare le acciughe di Monterosso hanno un gusto particolarmente equilibrato: sono saporose ma delicate. Un tempo denominate u pan du ma (il pane del mare) sono fra i pesci più presenti nel ricettario ligure: sotto sale, al verde, ripiene, marinate o semplicemente fritte.

Acciughe all’ammiraglia, ricetta


In cucina le acciughe si possono mangiare cotte nel limone, fritte in olio extravergine di oliva o al forno. Sono ottime anche sotto sale.

Prova a fare la ricetta delle acciughe all’ammiraglia che ti consigliamo noi di PaesiDelGusto!

Ingredienti

  • mezzo Kg di acciughe nostrane
  • 3 o 4 limoni
  • olio extra vergine di oliva
  • colombaia
  • origano

Preparazione

  1. Privare le acciughe della testa e delle lische ma non della coda, lavarle e disporle in una pirofila.
  2. Coprirle con il succo dei limoni. Conservarle in frigo per almeno mezza giornata, avendo cura di girarle in modo da marinarle completamente. Le acciughe saranno “cotte” dal limone quando appariranno bianche.
  3. Prima di servirle condirle con un filo d’olio ed una spolverata di origano.

Storia delle pesca delle acciughe di Monterosso

Acciughe di Monterosso, storia della pesca
Acciughe di Monterosso, storia della pesca

A Monterosso ci sono due piccoli equipaggi con due gozzi a motore che escono in mare la notte, trainando le “lampare” (due gozzetti a remi con le luci). Le acciughe, attirate dalla vista del plancton, che quando è illuminato diventa fosforescente, rimangono intrappolate nelle reti.

Fino a trent’anni fa, a Monterosso la pesca era l’attività principale e ancora negli anni ’80 c’era una grande cooperativa di pescatori, la “Monterossina”. Poi è cominciata la parabola discendente e in poco tempo sono scomparsi quasi tutti i pescatori. Ora sono rimasti circa in quattro, ma le acciughe sotto sale lavorate in un laboratorio di questo piccolo paese delle Cinque Terre sono ancora celebri e potrebbero tornare ad essere una risorsa economica importante e complementare a quella turistica.

Marianna Di Pilla
Marianna Di Pilla


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