Siamo nel cuore del centro storico di Verona, precisamente in Via Marconi, ed è qui che si trova il ristorante Condominio che sta facendo parlare di sé per una iniziativa molto particolare.
L’obiettivo del ristorante veneto è quello di stimolare i propri clienti verso una cena tech-free.
Cosa significa? Trascorrere una serata in compagnia solo di amici e familiari, senza il cellulare.
È proprio questo il punto di forza – e la principale curiosità – che il Condominio regala ai propri ospiti. Il meccanismo è molto semplice e intuitivo: chi vuole può lasciare il proprio cellulare all’ingresso. Il dispositivo viene chiuso a chiave in un armadietto dotato di lucchetto, e a quel punto si riceve in cambio una bottiglia di vino.
Alla base di una scelta come questa c’è la (ferma) volontà della proprietaria di riconsegnare ai suoi ospiti tempo libero e di qualità, in compagnia delle persone care e di fronte ai piatti del menù.
Dire almeno per una seria addio alla tecnologia potrebbe rappresentare l’occasione per riscoprire il piacere del contatto umano, della comunicazione e dello stare insieme senza le continue distrazioni offerte da social e chat.
La tecnologia in questo Condominio così speciale viene messa da fare anche in altri modi, ad esempio tramite la rinuncia alle recensioni online. Qui i giudizi su cibo, serata e locale non si scrivono sulle più famose piattaforme digitali, ormai leader nel settore e temutissime dai ristoratori. Se si vuole lasciare una propria opinione sulla serata, si fa con carta e penna, dunque nel modo più analogico possibile. Come si faceva una volta.
Una volta deciso di lasciare il cellulare, prendersi la bottiglia di vino in regalo e godersi la serata, ci si può concentrare sui piatti in carta. Che sono un viaggio da nord a sud dell’Italia, interpretati in una chiave ironica e chiaramente legata al nome del ristorante stesso. Perché in effetti tutte le proposte del Condominio hanno a che fare con i tipici stereotipi da condominio.
Ecco allora che sul menù fanno la loro comparsa “La Guardona”, “La Matta”, “I Morosetti” e “Quelli del Primo Piano”. Una proposta di antipasti, primi e secondi che lascia spazio anche ad inserti etnici: ogni settimana la carta prevede un piatto dal nome emblematico, “Lo Straniero”, in cui si mescolano sapori provenienti da terre lontane, desiderosi di farsi scoprire, conoscere e amare.
Quello del Condominio di Verona pare che sia uno dei primi esperimenti di questo tipo in Italia, se non addirittura il primo in assoluto. E chissà che non diventi una pratica diffusa anche in altre realtà di ristorazione.
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