Situata nel cuore della Lombardia, Gallarate è una città che unisce storia, cultura e modernità. Il suo centro storico, con le caratteristiche vie acciottolate, invita a passeggiare tra eleganti palazzi d’epoca e scorci pittoreschi. Una delle attrazioni principali è il Museo MA*GA, un punto di riferimento per l’arte contemporanea in Italia, che ospita mostre ed eventi di rilevanza internazionale. Da non perdere è la Basilica di Santa Maria Assunta, un esempio di architettura sacra che combina elementi gotici e barocchi, con un interno riccamente decorato. Per gli amanti della natura, il Parco Bassetti offre un’oasi di pace con ampi spazi verdi, ideale per rilassarsi o fare una passeggiata. Gallarate è anche famosa per il suo vivace calendario culturale, con eventi, mercatini e fiere che animano la città durante tutto l’anno, rendendola una meta interessante per una visita ricca di scoperte.
Oltre che per le sue attrazioni culturali, la città è famosa per i suoi prodotti tipici, in particolare per gli amaretti di Gallarate con la loro areale di produzione, estremamente ristretto, comprende il solo comune varesotto di Gallarate.
Amaretti, biscotti tipici italiani
Non vi sono somiglianze evidenti, se non per la presenza delle mandorle, tra gli amaretti di Gallarate e gli amaretti di Saronno. Le differenze tra i due prodotti, infatti, sono molto evidenti, a iniziare dalla forma.
Se l’amaretto di Saronno ha un’aspetto circolare, di colore brunastro, quello di Gallarate è invece più alto e irregolare, chiaro e con una parte bassa più cotta.
Potrebbero quasi definirsi dei “brutti ma buoni”, così come particolare è la loro nascita: si tratta, infatti, di un dolce nato per un errore di pasticceria. Nonostante ciò, si sono diffusi prontamente, divenendo un dolce simbolo della cittadina lombarda.
La preparazione degli amaretti di Gallarate è davvero molto facile, e non richiede una eccessiva destrezza in cucina. Si tratta, vale la pena ricordarlo, di un dolce “sbagliato” ma nobilitato dalla pasticceria locale.
Si inizia con le mandorle pelate, da mettere in un frullatore o mixer da cucina per ottenerne una polvere a grana sottile, con l’aiuto di parte dello zucchero.
Successivamente si aggiungono il rimanente zucchero e l’albume. Si lascia mescolare il mixer a velocità medio-bassa, per non surriscaldare gli ingredienti. L’impasto finale deve risultare morbido, ma con una certa consistenza.
Gli amaretti di Gallarate si formano mettendo l’impasto in un sac à poche, formando degli spuntoni simili alle meringhe. Questi vanno coperti con zucchero a velo e lasciati a riposare per 12 ore.
Una volta riposati, si schiacciano ai lati e si cuociono a 200 °C per 10-15 minuti, finché non risulteranno dorati.
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