E tu sai riconoscere i conservanti? Ecco come non mangiarli mai più

Francesco Garbo  | 02 Ago 2023

La maggior parte degli alimenti che acquistiamo al supermercato hanno molti conservanti e additivi, basta leggere con attenzione l’etichetta anche se molto spesso non lo facciamo. Cifre e numeri, apparentemente incomprensibili possono sembrare numeri casuali scritti tra gli ingredienti ma bisognerebbe leggerli con occhio attento perché sarebbe bene evitare quanto più possibili i conservanti.

Coloranti, dolcificanti, addensanti e conservanti, tutti prodotti per migliorare gusto, aspetto e conservabilità di un’alimento. I conservanti nello specifico devono sempre essere indicati sulle etichette con la lettera E seguita da una serie di numeri. In tutto sono ben 300 i conservanti che si possono utilizzare secondo l’Unione Europea anche se alcuni di questi possono essere pericolosi. In genere i conservanti sono identificati con la cifra numerica che va da E200 a e299.

1 Quali sono i conservanti da evitare

Tenete a mente questi numeri perché se li leggete in etichetta allora è meglio evitare di abusare di quel determinato alimento: E200, E202, E203, E210, E211, E212, E213. L’assunzione di questi conservanti può risultare rischiosa e portare reazioni allergiche o intolleranze. Essendo molto presenti è molto facile raggiungere la Dose Giornaliera Accettabile. Tra i conservanti più comuni ci sono quelli che contengono lo zolfo e sono presenti nei cibi indicati dalle sigle: E220, E221, E222, E223, E224, E226, E227, E228. Questi solfiti vengono usati molto spesso anche nei vini. Poi ci sono i conservanti che contengono l’azoto, un elemento dannoso e le sigle che li rappresentano sono: E249, E250, E251, E252. Questo di conservanti si trova principalmente in salumi, insaccati e fungono da stabilizzanti in grado di coprire i difetti dell’alimento.

In conclusione è bene leggere con attenzione le etichette e scegliere alimenti poco lavorati e più salutari. Per ridurre al minimo l’apporto di questo tipo di alimenti scegliete cibi freschi, frutta e verdura preferibilmente biologiche.

Francesco Garbo
Francesco Garbo

Sono un cuoco e un giornalista enogastronomico, cucino e parlo di cibo praticamente tutto il giorno. Vino e cibo sono le due vie migliori per conoscere una cultura, in modo gustoso.




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