Presenta una superficie di appena otto chilometri quadrati, alte coste rocciose a picco sul mare e una bellezza nera come la sua natura vulcanica. Ustica è una delle isole più remote della Sicilia e d’Italia, angolo di paradiso che in dimensioni a dir poco modeste riesce a concentrare una infinità di bellezze.
Isola della pregiata lenticchia di Ustica Presidio Slow Food, questo fazzoletto di terra che attende al largo delle coste siciliane somiglia ad un autentico mondo a parte che vive di regole proprie.
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Qui ogni attività può rappresentare una sfida, e lo sanno bene Margherita e Vito di Hibiscus è l’unica cantina di Ustica. Avere concorrenza sarebbe peraltro improbabile, dato che l’isola è così piccola da poter ospitare un numero ridotto di vigneti.
I vigneti di Hibiscus occupano infatti poco spazio, ma compensano in bellezza poiché dalla loro posizione guardano il mare. Un’immagine che potrebbe sembrare romantica e in parte di certo lo è, ma quella dei vigneti di Hibiscus è una condizione che nasconde non poche insidie.
Se da un lato deve essere emozionante ammirare le viti che crescono a due passi dal mare, l’ubicazione dei vigneti deve fare i conti con una serie di ostacoli che non possono mai essere sottovalutati.
In questa isola incantata e selvaggia è la natura a decidere, ed è sempre lei a presentare spesso le maggiori difficoltà.
Con i vigneti a ridosso del mare bisogna considerare con attenzione gli effetti che salsedine e vento possono avere sulle viti e, di conseguenza, sulla produzione vitivinicola. Senza contare i pericoli legati alle mareggiate: dato che i vitigni si trovano ad appena 20 metri dal mare, il rischio che possano essere spazzati via è altissimo e sempre presente.
Non sono da meno tutti i limiti legati all’isolamento di un luogo solitario come Ustica. Spesso c’è poca disponibilità di acqua, che si accentua in annate che registrano scarse precipitazioni, ed è complicato avere un accesso comodo e last minute ai mercati per incrementare le vendite.
Vini di Ustica
Date tutte queste difficoltà, ci si potrebbe chiedere se valga la pena sostenere un’avventura che ha tutto il sapore di una missione. Eppure sono i vini di Ustica, che se ne stanno sul mare e che del mare hanno aromi e sapore, a cancellare ogni dubbio.
Quelli dell’isola e di Hibiscus sono vini che riescono a vedere la luce a dispetto delle difficoltà, e che ridefiniscono e potenziano il concetto di viticoltura eroica.
Basti pensare che accanto a vitigni tradizionali del territorio come Insolia Cataratto e Grillo compare anche lo zibibbo, una varietà autorizzata ad essere coltivata in provincia di Trapani e Pantelleria. La cui presenza a Ustica costituisce una importante, irripetibile eccezione.
[foto copertina da account Instagram @hibiscus_ustica]
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