È una pasticceria storica della città, dal 1881 ritrovo di tutti i golosi: qui il buccellato di Lucca si fa ancora secondo l’antica ricetta di famiglia

Marianna Di Pilla  | 03 Apr 2025
[foto @Giannis Papanikos/Shutterstock.com/solo uso editoriale]

È un dolce tradizionale e simbolo della pasticceria storica della città di Lucca. Il buccellato di Lucca, noto per la sua forma a ciambella, è un dolce inconfondibile e caratterizzato da un sapore aromatico dato dall’utilizzo dell’uvetta e dei semi di anice.

Quello che ad una prima occhiata sembra essere a tutti gli effetti un pane dolce, ha una crosta dorata e lucida, che si ottiene spennellando la superficie con una miscela di uovo e zucchero prima della cottura.

Il buccellato di Lucca, un dolce che parla di storia

Buccellato di Lucca
Buccellato di Lucca

Chi viene a Lucca e non mangia il buccellato è come se non ci fosse mai stato. È questo un detto locale  che sottolinea l’importanza che il buccellato ha nella cultura lucchese. 

Che non nasce però a Lucca, ma le cui origini sono da ricercare molto, molto indietro nel tempo, fino ai Romani. Il termine “buccellato” deriva infatti dal latino buccellatum.

Oggi è disponibile tutto l’anno e viene spesso servito a colazione o come dessert, accompagnato da un bicchiere di Vin Santo o da una tazza di caffè. In alcuni casi è inoltre possibile usarlo come se fosse un accompagnamento salato, ad esempio insieme ai fegatini che sono una ricetta toscana tipica almeno quanto quella del buccellato.

Questa e altre curiosità le scopri entrando nella Storica Pasticceria Taddeucci di Lucca, che dal 1881 è un punto di riferimento per i lucchesi e dove il buccellato ancora si prepara secondo l’antica ricetta di famiglia.

Curiosità sul buccellato di Lucca

Come spesso accade per tanti dolci della tradizione, anche al buccellato sono legate storie, leggende e curiosità. Come quella che riguarda la sua forma e il modo in cui si usa portarlo: il Buccellato ha la forma di una ciambella, ma la Storica Pasticceria Taddeucci ne ha adeguato il formato convertendolo in una sorta di sfilatino.

Questo permette ai lucchesi di infilarlo nel braccio mentre tornano a casa dopo la messa e dopo una sosta obbligata in pasticceria!

[foto copertina @Giannis Papanikos/Shutterstock.com/solo uso editoriale]

Marianna Di Pilla
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