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È una piccola perla barocca siciliana, ed è qui che si tiene il carnevale più antico della Sicilia: cosa fare e cosa vedere nella città dei 100 campanili

Claudia Giammatteo  | 28 Feb 2025

C’è un luogo in Sicilia dove arte, tradizione e festa si fondono in un connubio unico: Acireale.

Affacciata sulla costa ionica, questa città dal fascino barocco si accende ogni anno con il carnevale più antico dell’isola, trasformandosi in un palcoscenico a cielo aperto. Passeggiare per le sue stradine storiche durante il periodo di festa significa immergersi in un’esplosione di colori, musica e allegria, mentre carri allegorici e maschere sfilano tra piazze e vicoli. Ma Acireale non è solo sinonimo di carnevale: con le sue chiese, i palazzi barocchi e le tradizioni culinarie, è una destinazione che sa incantare in ogni stagione dell’anno.

Origini e tradizioni del carnevale di Acireale, il più antico della Sicilia

Le prime testimonianze del carnevale di Acireale risalgono al XVI secolo, rendendolo il più antico della Sicilia. Nato come una festa popolare caratterizzata da giochi, balli e scherzi, nel corso del tempo si è evoluto in una manifestazione artistica di grande rilievo. Oggi, il carnevale di Acireale è celebre per i suoi carri allegorici in cartapesta, vere e proprie opere d’arte realizzate con maestria dagli artigiani locali. Ogni carro, decorato con dettagli sorprendenti e illuminato da luci scenografiche, racconta storie ispirate all’attualità, alla cultura e alla satira sociale.

Non meno affascinanti sono i carri infiorati, ricoperti di fiori freschi disposti con precisione millimetrica per creare immagini e figure di straordinaria bellezza. Durante i giorni del carnevale, le strade del centro storico si riempiono di bande musicali, gruppi mascherati e spettacoli di artisti di strada, creando un’atmosfera festosa che coinvolge abitanti e visitatori di tutte le età. La tradizione del “lancio delle caramelle” dai carri è uno dei momenti più attesi dai bambini, che si divertono a raccogliere i dolci piovuti dal cielo.

Perché Acireale è famosa come la città dei 100 campanili, cosa vedere e cosa mangiare

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Acireale è nota come la “città dei 100 campanili” per la presenza di numerose chiese che punteggiano il suo centro storico, testimonianza della ricca eredità architettonica barocca. Tra le tappe imperdibili c’è la maestosa Cattedrale di Acireale, dedicata a Maria Santissima Annunziata, con la sua imponente facciata e gli interni decorati da affreschi di straordinaria bellezza. Non lontano si trova la Basilica dei Santi Pietro e Paolo, esempio perfetto dell’arte barocca siciliana, mentre la Chiesa di San Sebastiano, con il suo elaborato portale scolpito, è considerata un capolavoro di architettura religiosa.

Passeggiando per il centro storico si possono ammirare eleganti palazzi nobiliari e piazze scenografiche come Piazza Duomo, cuore pulsante della città. Per una pausa immersa nel verde, il Giardino Belvedere offre una splendida vista panoramica sul mare e sull’Etna.

Dal punto di vista gastronomico, Acireale non delude. La pasticceria locale è rinomata per dolci tipici come la granita siciliana accompagnata dalla morbida brioche, i cannoli croccanti ripieni di ricotta e i dolci di mandorla. Chi ama i sapori salati non può perdersi la scacciata, una focaccia farcita con tuma, acciughe e verdure, e la pasta alla norma, con melanzane fritte, ricotta salata e pomodoro. Il tutto accompagnato da un bicchiere di vino dell’Etna, prodotto nei vigneti che si estendono lungo le pendici del vulcano.

In qualsiasi stagione si scelga di visitarla, Acireale sa offrire emozioni autentiche, tra arte, storia e sapori che restano impressi nel cuore di chi la scopre.

Claudia Giammatteo
Claudia Giammatteo



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