Un antico borgo di mare tra storia, natura e tradizioni veneziane: Caorle, affacciata sul Mare Adriatico, è una delle località balneari più affascinanti del Veneto.
Un pittoresco centro storico, spiagge dorate e la laguna circostante fanno di Caorle una Piccola Venezia per la sua architettura che richiama lo stile veneziano.
Autentica, lontana dalle grandi folle, ma ricca di storia, arte e tradizioni, Caorle è una continua scoperta sia per le cose da vedere che per le sue specialità culinarie da assaggiare. E tra queste, un posto d’onore merita di sicuro il moscardino di Caorle.
Il moscardino è un mollusco molto comune in tutto il Mediterraneo, in cui vive come specie stanziale ed endemica. Vive su fondali sabbiosi e fangosi tra 15 e 90 m di profondità, privilegiando l’Alto Adriatico.
Proprio per questo, a largo del litorale di Caorle la pesca di questo mollusco ha una antica tradizione ed è praticata da secoli. Una testimonianza bibliografica molto significativa risale al 1893, al libro di G. Manzier “Alcuni cenni sulla pesca sul nostro litorale”.
Il moscardino è un mollusco cefalopode della famiglia Octopodidae di dimensioni più ridotte rispetto a quelle del classico polpo. Possiede otto braccia o tentacoli muniti di ventose. A differenza del polpo il moscardino possiede un unica fila di ventose per ogni tentacolo, il colore è marroncino con riflessi grigio-brunastri, appena pescato emana un caratteristico odore di muschio, da cui deriva il nome di moscardino.
Il corpo è a forma di sacco, ventralmente si dipartono i tentacoli che contornano la bocca, gli occhi sono in posizione laterale. Raggiunge una lunghezza massima di 35 cm compresi i tentacoli, il peso massimo si aggira attorno ai 700 g, le dimensioni ed il peso più comuni sono però 15-20cm e 100-300 g.
Il moscardino viene pescato con reti a strascico in tutto l’arco dell’anno, ma specialmente in primavera-inverno. A Caorle tale pesca è esercitata con attrezzi di dimensioni ridotte e “tirate” più brevi, in questo modo si ha un minor impatto sul prodotto e soprattutto sull’ecosistema marino. Una volta pescato il prodotto viene commercializzato fresco, spesso direttamente sui luoghi di pesca, in apposite cassette di polistirolo o materiale plastico, refrigerato con scaglie di ghiaccio. In alternativa viene avviato alle aziende di lavorazione che lo surgelano.
Il prodotto viene pescato durante tutto l’anno ed è reperibile direttamente presso i pescatori o presso i rivenditori di tutta la zona costiera del Veneto orientale.
Il moscardino ha una carne magrissima, tenera e saporita, che contiene una discreta quantità di proteine e offre un buon apporto di potassio e fosforo. Viene consumato dopo essere stato bollito o cotto in umido, ricette che è possibile assaggiare ancora oggi nei tanti ristoranti di Caorle che propongono cucina di mare e piatti a base di pesce.
La cucina di Caorle è infatti strettamente legata al mare e alla tradizione veneziana, con piatti che esaltano il pesce fresco e i prodotti della laguna. Il pesce è senza dubbio il protagonista della cucina di Caorle, e molti ristoranti offrono pesce appena pescato, garantendo freschezza e qualità.
La maggior parte dei ristorantini di Caorle si trova nel cuore del centro storico, che è anche uno dei suoi luoghi più belli da visitare.
Le origini di Caorle risalgono all’epoca romana, quando la città era un importante porto per il commercio sull’Adriatico. Durante il Medioevo, Caorle divenne parte della Repubblica di Venezia, assumendo un ruolo chiave nelle rotte commerciali e nella difesa della Serenissima. Questa lunga storia ha lasciato tracce profonde nell’architettura e nelle tradizioni del borgo, che ancora oggi conserva l’atmosfera tipica di un’antica città marinara veneziana (per certi versi simile il caso di Sacile in Friuli Venezia Giulia).
Il centro storico di Caorle è un affascinante dedalo di vicoli colorati, case dipinte con vivaci tonalità pastello e piazzette che ricordano l’influenza veneziana. Passeggiare per il centro significa immergersi in un’atmosfera senza tempo, dove le tradizioni marittime si fondono con l’arte e la cultura. Le calli e i campielli di Caorle, simili a quelli di Venezia, offrono numerosi negozi, ristoranti e caffè dove assaporare i piatti tipici e godersi l’ospitalità locale.
Il Duomo di Santo Stefano è uno dei principali simboli di Caorle. Costruito nel XI secolo, è un capolavoro di architettura romanica al cui interno si possono ammirare opere d’arte sacra, tra cui preziosi affreschi e una croce in stile bizantino. Accanto al duomo si erge il caratteristico Campanile cilindrico, una torre di guardia alta 48 metri che domina il centro storico e inconfondibile con la sua particolare forma cilindrica.
Il Santuario della Madonna dell’Angelo è un altro luogo di grande devozione per gli abitanti di Caorle. Situato su un promontorio a picco sul mare, questo piccolo santuario, che risale al XVIII secolo, è dedicato alla Madonna, patrona dei pescatori. Secondo la leggenda, una statua della Madonna fu ritrovata galleggiante sulle acque del mare, e da allora è diventata un simbolo di protezione per i marinai.
Un’altra attrazione unica di Caorle è la Scogliera Viva, un progetto di arte pubblica che trasforma la lunga scogliera a difesa della costa in una galleria d’arte a cielo aperto. Ogni anno, scultori provenienti da tutto il mondo sono invitati a scolpire le rocce della scogliera, creando opere d’arte che si fondono con il paesaggio marino. Questa passeggiata artistica, che costeggia il mare, è una delle attrazioni più suggestive di Caorle, perfetta per una passeggiata al tramonto.
Sono tantissimi i monumenti e i luoghi che raccontano la storia di Caorle, ma in questa bella zona del Veneto non mancano opportunità di vivere esperienze a diretto contatto con la natura.
Le spiagge di Caorle sono tra le più apprezzate del Veneto, con sabbia dorata e fondali bassi che le rendono ideali per le famiglie. La Spiaggia di Ponente e la Spiaggia di Levante sono le principali, entrambe dotate di tutti i servizi necessari per una giornata di relax, ma è possibile trovare anche tratti di spiaggia libera per chi preferisce un’esperienza più naturale. Le acque tranquille dell’Adriatico sono perfette per nuotare, e le lunghe distese di sabbia invitano a passeggiate rilassanti.
La Laguna di Caorle è un’area naturale di straordinaria bellezza, che si estende alle spalle del borgo. Questa zona, che ha ispirato anche lo scrittore Ernest Hemingway durante i suoi soggiorni in Italia, è un labirinto di canali, isolotti e canneti, popolato da una ricca fauna, tra cui aironi, fenicotteri e altre specie di uccelli acquatici. La laguna è perfetta per escursioni in barca o in kayak, offrendo un’esperienza immersiva nella natura selvaggia. Gli amanti della fotografia e del birdwatching troveranno in questa zona un vero paradiso.
Ed è proprio nella laguna di Caorle che si possono ammirare le tradizionali abitazioni dei pescatori della laguna. I cosiddetti casoni sono costruite con canne palustri e legno, e sono una delle testimonianze più autentiche della vita rurale e marittima del passato. Alcuni di questi casoni sono ancora in piedi e possono essere visitati durante le escursioni. È possibile scoprire come vivevano i pescatori, esplorare i loro metodi di pesca e conoscere le antiche tradizioni che hanno plasmato l’identità del territorio.
[foto copertina @Claudia Canton – Shutterstock.com/solo uso editoriale]
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