Esiste un piccolo frutto, molto particolare, che ha rischiato l’estinzione. Si chiama Pera Briaca, Pera Cocomera o Pera Cocomerina, ma oggi è tornata protagonista grazie all’impegno di un Comitato, nato appositamente per celebrarla e farla apprezzare in tutto il mondo.
La Pera Cocomerina vanta una storia molto interessante e anche romantica, e chi volesse assaggiarla e cogliere l’occasione per visitare un piccolo borgo dell’Appennino Cesenate può sicuramente organizzare una gita durante la Sagra dedicata a questo frutto. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Foto di Raffaella Crociani – fonte: peracocomerina.it
Il nome della Pera Cocomerina deriva, com’è intuibile, da una sua peculiarità, ovvero quella di assomigliare… a un cocomero. Ma non nelle dimensioni, bensì per la sua particolare polpa. Questa varietà di pera, che nasce quasi esclusivamente in una piccola porzione di territorio a cavallo tra la Toscana e l’Emilia Romagna, presenta sulla polpa delle striature e sfumature rosa intenso, mentre la buccia è di un classico color verde. Il suo sapore è molto dolce, con vago sentore moscato e di sorba, e il frutto si presta molto bene ad essere trasformato in marmellate e liquori.
Questo tipo di pera non si coltiva in ampie zone, anzi, solamente pochi esemplari sono ancora presenti nell’Alta Valle del Savio, dalla località Ville di Montecoronaro ad altre aree dei comuni di Verghereto e Bagno di Romagna (provincia di Forlì-Cesena). I frutti si raccolgono a fine agosto e a settembre per le varietà precoci, a ottobre per le varietà tardive. I coltivatori e gli abitanti del luogo, affezionati a un frutto storico che appartiene alla loro cultura gastronomica, hanno creato un comitato per preservare questa delizia, sponsorizzarla e commercializzarla, anche sotto forma di prodotti derivati. Pera Cocomerina è parte dei Presìdi Slow Food.
Il merito della ri-scoperta della Pera Cocomerina va anche a una coincidenza: qualche anno fa una nota studiosa italiana di archeologia arborea, Isabella Dalla Ragione, giunse in alto Savio e conobbe il signor Amedeo Nuti Angeli di Verghereto, e le vecchie piante di pera cocomerina del suo giardino. La dolce, rara e antica pera finì sui manuali scientifici.
Ville di Montecoronaro – Foto di Raffaella Crociani – fonte: peracocomerina.it
La Sagra dedicata alla pera Cocomerina – così come a molte altre specialità gastronomiche locali come il Tortello alla Piastra – si svolge ogni anno dopo Ferragosto a Ville di Montecoronaro. Il paese è facilmente raggiungibile tramite la E-45 sia da Roma per chi arriva da Sud, che da Ravenna, Forlì e Cesena per chi arriva da Nord.
La sagra dura 3 giorni, durante i quali i visitatori possono assaggiare la Pera Cocomera ma anche i liquori e le marmellate ottenute dalla lavorazione del frutto. Allo stand si possono ordinare anche i Tortelli alla Lastra, tagliatelle e pasta al ragù, carni alla griglia, insalate e contorni. Durante l’evento si svolgono anche numerose attività di intrattenimento per grandi e piccini: escursioni a piedi o in e-bike, trail, mercatini con prodotti artigianali, laboratori per i piccoli, gare di ricerca per cani da tartufo e tanto altro. Il tutto accompagnato da concerti e musica, e nelle ultime edizioni anche dal Finale Regionale di Miss Italia.
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