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È uno dei posti più colorati della Campania, e le sue case sembrano dipinte: cosa vedere e cosa mangiare nella piccola capitale delle ceramiche in Irpinia

Marianna Di Pilla  | 21 Ott 2024
Calitri

Conosciuto per le sue case colorate, le stradine tortuose che si arrampicano su una collina e l’atmosfera autentica, Calitri è uno di quei gioiellini della provincia di Avellino capace di offrire ai visitatori un’esperienza unica che mescola il fascino del passato con la tranquillità della campagna. Oltre a essere un importante centro agricolo, il borgo è famoso per la sua ceramica artigianale e per le tante tradizioni enogastronomiche.

Cosa vedere a Calitri

Calitri, cosa vedere
Calitri, cosa vedere

Il centro storico di Calitri, con le sue case variopinte e i vicoli stretti, è uno degli elementi più caratteristici del borgo e per un attimo si ha la sensazione di essere tornati indietro nel tempo. Nel cuore del borgo si trova il Borgo Castello, la parte più antica di Calitri, dove sono ancora visibili i resti di un castello medievale. Questo castello, costruito in epoca normanna, fu distrutto da vari terremoti nel corso dei secoli, ma i resti delle mura e delle torri offrono ancora forti, profonde emozioni.

La Chiesa dell’Immacolata Concezione è uno dei principali luoghi di culto di Calitri. Costruita nel XVIII secolo, la chiesa presenta una facciata imponente in stile barocco e un interno riccamente decorato con affreschi e sculture. L’altare maggiore, con le sue decorazioni in marmo policromo, è uno degli elementi più pregiati della chiesa.

Situato nel centro di Calitri, il Palazzo Zampaglione è un edificio nobiliare risalente al XVIII secolo. Con la sua facciata elegante e il cortile interno, il palazzo è un esempio di architettura civile dell’epoca. Oggi, il palazzo ospita mostre temporanee ed eventi culturali che celebrano la storia e la cultura del borgo.

Calitri è conosciuta per la sua tradizione nella ceramica artigianale, e il Museo della Ceramica è il luogo ideale per scoprire questa antica arte. Il museo espone una vasta collezione di ceramiche tradizionali, dalle stoviglie ai vasi decorativi, con pezzi che risalgono al XVIII e XIX secolo. I visitatori possono ammirare le tecniche di lavorazione e decorazione della ceramica, scoprendo come questa tradizione si è evoluta nel corso dei secoli.

Cosa mangiare a Calitri

Uno dei piatti tipici di Calitri è le cannazze, un formato di pasta tradizionale simile ai maccheroni, preparato con farina di grano duro e acqua. Le cannazze vengono generalmente condite con sugo di carne, ragù o con una salsa semplice a base di pomodoro e pecorino.

La soppressata di Calitri è un salume tradizionale dell’Irpinia, prodotto con carne di maiale di alta qualità, sale e pepe, e stagionato naturalmente. Questo salume è caratterizzato da un sapore deciso e viene spesso servito come antipasto insieme ad altri prodotti locali, come formaggi e pane fatto in casa. La soppressata è uno dei simboli della cucina irpina e un prodotto da non perdere per gli amanti dei sapori autentici.

Il pane di Calitri, specialità del comune dell’Avellinese da cui prende il nome e di tutto il territorio dell’Alta Irpinia, è un PAT della Campania. Un prodotto molto antico, tanto che la sua produzione è documentata da utensili e altro materiale esposto presso il museo della civiltà contadina di Aquilonia, nonché da foto e documentazione varia conservate presso i comuni dell’area.

Ottenuto con semola di grano duro e farina grano tenero, è caratterizzato dalla forma circolare e da un taglio longitudinale. Le forme possono pesare dai 2 ai 6 kg, caso in cui vengono chiamate “ruote di carro” per le loro grandi dimensioni. La crosta, molto croccante, è di colore bruno scuro e di sapore molto caratteristico e la mollica ha piccole occhiature diffuse ed uniformi. L’impasto è ottenuto con “crescente”, farina, semola, acqua e sale

Richiede un prolungato procedimento di impasto, seguita da una successiva fase di fermentazione a caldo, al buio e a temperature di 18-20°C. La cottura avviene in forni a legna o elettrici e, per ottenere una cottura omogenea, le forme vengono spostate in diversi punti del forno.

Marianna Di Pilla
Marianna Di Pilla



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