Ecco cosa mangiare a Rapolla, un piccolo borgo in Basilicata

Francesco Garbo  | 03 Nov 2023  | Tempo di lettura: 3 minuti
Crediti foto: https://www.basilicataturistica.it/territori/rapolla/

Siamo in Basilicata, precisamente a Rapolla un piccolo borgo in provincia di Potenza. Molti i prodotti tipici che qui si possono degustare, zona rinomata inoltre per la produzione vinicola e olivicola ma anche per il turismo termale grazie alle calde acque che sgorgano dalle sorgenti in contrada “Orto del Lago”. Scopriamo insieme cosa vedere e cosa mangiare a Rapolla.

Cosa vedere a Rapolla

Crediti foto: https://benesseretour.it/2018/11/26/rapolla-pz-terme-di-rapolla/

La presenza umana qui a Rapolla risale al Neolitico, zona apprezzata per la fertilità del terreno e per la ricchezza di selvaggina. Molto importanti le famose risorgive termali che per secoli hanno fornito acqua calda ai primi abitanti di zona. Durante il periodo ellenico Rapolla fu un importante avamposto di difesa. Nel medioevo fu roccaforte longobarda e sede vescovile per quasi 1000 anni. Segni del passato che sono rimasti impressi nelle vie del centro storico e tra le chiese come quella di Santa Lucia o le badie di Santa Maria di Pierno e di Monticchio. Tra gli edifici storici i più significativi sono Palazzo Lupo, Palazzo Brienza, Palazzo Megale e Palazzo Dardes. Tanti si recano a Rapolla per le sue acque termali per un weekend di relax tra bagni terapeutici e fanghi termali. Dopo aver fatto un giro in città e un bagno caldo rigenerante non vi resta che assaggiare i cibi tipici famosi del luogo.

I prodotti tipici di Rapolla

L‘olio e il vino sono le due eccellenze principali di Rapolla. Ottimo infatti è l’olio extravergine che qui si produce come anche il vino che prospera sulle colline vicine al borgo con produzione principale di Aglianico, Malvasia e Moscato. Vini da accompagnare a piatti come gli strascinati fatti con farina di castagne al ragù, le mozzarelle o le paste di grano duro. Tra i piatti da assaggiare il “Pane cutt d lu pastore” (Pane cotto del pastore) una ricetta che permette di riutilizzare il pane raffermo arricchito da uova e formaggi, le “Lagane e faseul” una pasta all’uovo fatta in casa servita in una cremosa salsa di fagioli. Tra i secondi Agnello all’ù cafone, una carne d’agnello condita con salvia, cipolla, aglio e aceto cotta in una pentola di terracotta o il Coniglio d vlasocc (Coniglio al sugo ripieno di San Biagio) una ricetta agrodolce che unisce il coniglio con il sugo, lo zucchero e la cannella, accostamenti molto particolari.

Per chiudere con i dolci ci sono le Vaccarelle di San Biagio,un biscotto tradizionale preparato con olio, farina e latte e aromatizzato con finocchietto. Quand’è stagione trovate anche delle ottime castagne cotte su una padella bucata e servite con un buon bicchiere di vino.

Francesco Garbo
Francesco Garbo

Sono un cuoco e un giornalista enogastronomico, cucino e parlo di cibo praticamente tutto il giorno. Vino e cibo sono le due vie migliori per conoscere una cultura, in modo gustoso.



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