Fagiolo borlotto di Gambolò

PaesidelGusto  | 29 Set 2014  | Tempo di lettura: 2 minuti

Area di produzione
Varietà antica di fagiolo borlotto a portamento rampicante, di produzione locale e lavorazione quasi esclusivamente manuale, tipico della zona della Lomellina, in Provincia di Pavia.

 

Caratteristiche
Il Borlotto di Gambolò si presenta come un inconfondibile baccello rosso con screziature color crema contenente semi di media dimensione di color rosso arancio con sfumature rubino.

 

Cenni storici e curiosità
Questo legume, noto anche come Borlotto di Vigevano, ha per secoli rappresentato la fonte principale di proteine nell’alimentazione di tutti coloro che non si potevano permettere un consumo frequente di carne e per questo si è guadagnato la fama di “carne dei poveri”.
In epoca recente è stato sull’orlo dell’estinzione, tanto da meritare un intervento di salvaguardia attuato dalla Coldiretti locale e dalla Pro-Loco di Gambolò tramite un progetto che prevedeva la riproduzione del seme originario e la sua diffusione a produttori interessati.
Il Borlotto di Gambolò è ancora svincolato dai metodi e dalle quantità della grande distribuzione. Viene prodotto da alcuni coltivatori in poderi nei dintorni di Gambolò, seguendo metodi di coltura e raccolta tradizionali.
Il Borlotto di Gambolò è un legume versatile, oltre che squisito, come dimostra questa antica leggenda. Una contadina di Gambolò ospitò un giorno un arrogante cavaliere e, per preparargli la cena, riunì quel poco che aveva in casa: farina bianca e gialla, un limone, un cucchiaio di zucchero, un po’ di burro e un sacchetto di fagioli borlotti. Dopo aver cotto i fagioli, mescolò tutti gli ingredienti e li mise nel forno: il risultato fu la “torta ariosa”, così buona che guadagnò alla donna ben tre scudi d’oro ed entrò nella storia gastronomica di Gambolò dove ancora oggi viene prodotta artigianalmente.

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