Descrizione sintetica del prodotto
Il fagiolo di Bigliolo ha una buccia sottile e una pasta molto tenera; pertanto è estremamente digeribile e delicato. Ha sapore dolciastro e consistenza farinosa.
Territorio interessato alla produzione: Lunigiana e in particolare la zona di Bigliolo, provincia di Massa-Carrara.
Cenni storici e curiosità
Il fagiolo di Bigliolo deve la sua tipicità e le sue eccezionali qualità alla tecnica di produzione, alle particolari varietà locali di fagiolo, alle favorevoli condizioni del terreno, del clima e dell’acqua di irrigazione poco dura. Anticamente veniva seminato lungo i corsi d’acqua. Solo in seguito al diffondersi della pratica dell’irrigazione, per scorrimento delle acque nei solchi, si è avuto un incremento della produzione. I fagioli erano un importante alimento sia nelle case dei poveri che in quelle dei ricchi. Il 29 settembre 1709 il notaio che stendeva l’inventario dei beni del prete Cosimo Malaspina di Quercia elencava, come beni preziosi, anche “una pignatta di fagioli bianchi, un taschello con tre quarette di faglioli minuti e una grande abbondanza di faglioli secchi depositati in varie cantine”. Il prodotto si impiega, nella tradizione culinaria del posto, in molti piatti, tutti, in genere, accompagnati da vino rosso locale: salsicce e fagioli, polenta incatenata, zuppa di fagioli con pane tostato, minestrone.
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