Fagiolo mascherino

PaesidelGusto  | 10 Gen 2019  | Tempo di lettura: 2 minuti

Descrizione sintetica del prodotto
La pianta si presenta come un rampicante abbastanza vigoroso a maturazione scalare. Il baccello si presenta ricurvo di colore verde e, a maturazione, la colorazione diventa bianco-crema; la dimensione del baccello è di circa 10 cm di lunghezza e 1 cm di larghezza. Il seme, di piccole dimensioni (1 cm x 0,8 cm), ha forma rotondeggiante leggermente ovale, colorazione per metà bianca e per metà rosso vinaccia scura.Il fagiolo viene usato sgranato secco.

 

Territorio interessato alla produzione: Coltivato in tutta la Garfagnana. Provincia: Lucca.

 

Cenni storici e curiosità
Il fagiolo, di cui si parla anche nel testo di Carlo De Stefani “Monografia agraria sul circondario di Castelnuovo Garfagnana” del 1883, è sempre stato uno dei prodotti più caratteristici della Garfagnana. Da sempre coltivato in tutta la vallata forse proveniente dalla zona di Casciana e Gramolazzo per affermarsi attualmente nei paesi vicini al capoluogo. Il Mascherino è un fagiolo molto delicato, di buccia fine e pasta leggermente farinosa. La caratteristica distintiva del fagiolo è che il brodo di cottura ha un sapore aromatico intenso simile al brodo di carne. Viene utilizzato per i passati ed ottimo risulta nella minestra di farro nella quale emerge la densità del brodo; ottimo se abbinato ad olio nuovo un po’ piccante. Altro piatto tipico è il “fagiolo scoppiato” : viene bollito normalmente in una pentola di coccio per circa 20 minuti e, poi, si completa la cottura in forno per 10-15 minuti con olio nuovo; il fagiolo “scoppia” nel senso che si apre e si può degustare.

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