Farina di grano saraceno

PaesidelGusto  | 10 Gen 2019  | Tempo di lettura: < 1 minuto

Detta anche bigia per il suo caratteristico colore scuro, la Farina di grano saraceno è l’ingrediente principale di diversi piatti tradizionali valtellinesi come i pizzoccheri alla valdostana, gli sciatt e la polenta taragna. Rappresenta il prodotto della macinatura a pietra del grano saraceno.

 

Area di produzione
La Farina di Grano Saraceno è prodotta nel Comune di Teglio (Grossotto), in provincia di Sondrio.

 

Caratteristiche
La Farina di grano saraceno è ottenuta dal grano saraceno, pianta costituita da uno stelo erbaceo diversamente ramificato e di colore variabile fra il verdastro e il rossiccio. I semi bruni e triangolari sono ridotti in farina e utilizzati per la preparazione di alimenti.

 

Cenni storici e curiosità
Si narra che la pianta del grano saraceno fosse originaria della Siberia e della Manciuria.
In seguito importata in Cina, si diffuse in Europa dov’era assolutamente sconosciuta solo durante il Medioevo.
Rispetto all’estensione della coltura si fanno diverse ipotesi, ad esempio, quella secondo cui il grano fu introdotto dai Turchi prima in Grecia e poi nella penisola balcanica; di qui il nome di grano saraceno cioè grano dei Turchi o saraceni.

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