È in questa cittadina siciliana che nasce la fava più… turca d’Italia

Marianna Di Pilla  | 23 Lug 2024

Nella zona orientale dell’isola, Leonforte è un piccolo tesoro segreto della Sicilia. Una cittadina che combina storia, cultura e tradizioni secolari.

Fondata nel XVII secolo e dunque centro di antiche origini, è circondata da colline dove la vegetazione cresce rigogliose ed è famosa per il suo patrimonio architettonico e le tradizioni legate al mondo della cucina e dei prodotti tipici. Leonforte è infatti la ‘casa’ della fava larga, e in questo viaggio scopriremo questo prodotto d’eccellenza e non solo.

Leonforte, cosa vedere nell’antica cittadina siciliana

Cosa vedere a Leonforte
Cosa vedere a Leonforte

Leonforte fu fondata nel 1610 dal principe Nicolò Placido Branciforti, che la chiamò così in onore della sua famiglia. La città fu costruita come centro agricolo e commerciale, e la sua posizione strategica ne contribuì rapidamente alla crescita e alla prosperità.

Oggi Leonforte conserva ancora il fascino di un antico borgo siciliano, con i suoi palazzi storici e le chiese barocche.

Il cuore di Leonforte è Piazza Branciforti, splendida piazza circondata da edifici storici come l’omonimo Palazzo Branciforti, residenza storica della famiglia fondatrice, e la Chiesa Madre di Santa Croce, con la facciata barocca e interni riccamente decorati.

Un’altra chiesa degna di nota è la Chiesa del Collegio di Maria, situata nel centro storico del paese. Questa chiesa risale al XVIII secolo e presenta una facciata semplice ma elegante al tempo stesso.

La fava di Leonforte

Conosciuta anche come fava turca, la Fava Larga di Leonforte si coltiva ancora oggi come si faceva una volta. A mano e senza fare ricorso a prodotti chimici, seguendo dritte e indicazioni appartenenti ad una tradizione che sia a Leonforte che nelle zone limitrofe si tramanda da sempre. Il periodo di maturazione è tra gli ultimi giorni di marzo e i primi di aprile.   Ci sono alcune caratteristiche che rendono inconfondibile la fava di Leonforte, prima tra tutte la grandezza dei semi che risultano generalmente più grandi rispetto a quelli delle altre fave d’Italia.

Ufficialmente inserita nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T), la fava di Leonforte può essere consumata in tanti modi diversi. Facile da cuocere nel caso in cui non la si voglia mangiare fresca o essiccata, presenta una consistenza poco farinosa che ne rende ideale l’utilizzo in alcune ricette della tradizione come la frittedda e il macco.

Marianna Di Pilla
Marianna Di Pilla


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