Fave sott’olio

PaesidelGusto  | 10 Gen 2019  | Tempo di lettura: < 1 minuto

Materia prima: fave fresche.

Tecnologia di lavorazione: le fave fresche vengono sbollentate in acqua e aceto per qualche minuto. Scolate si lasciano asciugare per qualche ora o per qualche giorno a seconda del tempo, se umido o ventilato, si mettono in barattoli, dopo aver aggiunto sale, aglio, prezzemolo o piccole cipolle.

Maturazione: 20-30 giorni.

Area di produzione: tutta la Sardegna.

Calendario di produzione: primavera, inizio estate.

Note: per molti sardi è un prodotto prelibatissimo, ma non tutti lo possono mangiare. È riservato a coloro che non hanno problemi di anemia mediterranea e di favismo. Per favismo si intende la malattia scatenata in individui il cui globulo rosso è carente del cosiddetto fattore G6PD. Trattasi peraltro di eccezioni. Negli individui normali la fava offre un potente contributo di resistenza alla malaria e ciò spiega il successo di questa leguminosa presso le popolazioni mediterranee. Inoltre la fava contiene l-Dopa, una sorta di psicofarmaco utile nella lotta al morbo di Parkinson.

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