Il Fegato alla veneziana è un piatto della tradizione veneta che, una volta, veniva preparato col fegato di maiale. Nel corso dei secoli si è evoluto, portando come protagonista il fegato di vitello, o meglio ancora, di vitellone.
Questa scelta deriva dalla ricerca della delicatezza della carne bovina che, unito alla cremosità della cipolla bianca di Chioggia, crea un piatto deliziosamente armonico.
Ci sono molti modi di preparare il Fegato alla veneziana, ma ciò che proponiamo è una versione storica che più incarna la tradizione della “nonna”.
Le origini delle ricette di fegato nascono nell’antica Roma, però. Nel ricettario di Apicio, De re coquinaria, troviamo una versione (o meglio, tante versioni, considerato l’amore di Apicio verso il fegato) che, per i giorni nostri, risulta molto particolare. Nella preparazione del fegato, la versione di Apicio apprezza ed esalta le caratteristiche base del fegato: lo griglia, assieme ad un trito fatto da aceto, sedano e bacche di alloro.
Ma come disse Pellegrino Artusi (nella sua versione alla cacciatora, col soffritto di cipolle, lardo e vino) infatti, non è piatto per gli stomachi delicati. Nel corso del tempo il piatto venne accompagnato dai fichi per contrastarne l’amaro ferroso, ma a Venezia vennero scelte le dolci cipolle bianche (e non tritate).
Infatti, il fegato alla veneziana fu reso famoso da Arrigo Cipriani, che elaborò una versione con fegato di vitello fresco e di cipolle bianche di Treviso.
Si consiglia di consumare il fegato alla veneziana subito, poiché non appena si raffredda tende ad indurirsi. Lo stesso problema si propone quando viene cotto troppo. Per un sapore più delicato si possono utilizzare cipolle rosse di Tropea.
Per farlo più delicato e leggero si può togliere il burro. Inoltre, per una versione diversa, si può tagliare il fegato alla veneziana in tante listarelle, da infarinare, per ottenerne dei bocconcini che rimarranno più soffici (e assorbiranno più sughetto) rispetto alla normale fettina.
Per il Fegato alla veneziana consigliamo vini che ne bilancino le caratteristiche, con una buona acidità e note aromatiche per complementare sia la ricchezza del fegato che la dolcezza della cipolla.
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