Burro, parmigiano e fettuccine, tre ingredienti per una pasta semplicissima ma allo stesso tempo molto famosa, soprattutto negli Stati Uniti tanto da pensare che questa pasta sia stata inventata li. La ricetta, però, è nata a Roma e il ristorante dove è stata inventata è ancora aperto e la serve a clienti provenienti da tutto il mondo. In Italia questa pasta è poco nota, se non a Roma, invece negli USA le fettuccine all’Alfredo sono un vero e proprio simbolo di italianità alla pari della pizza.
L’aggiunta della panna nella ricetta è avvenuta solo in un secondo momento, sia perché rende più facile ottenere una pasta ben cremosa, sia perché probabilmente incontra maggiormente i gusti degli americani. Ma torniamo a noi, dove e perché nascono queste fettuccine? Siamo a Roma agli inizi del ‘900 e un marito premuroso, Alfredo Di Lelio, aveva bisogno di creare un piatto che potesse accontentare i gusti di sua moglie che in quel periodo, a causa del parto aveva poco appetito e sopratutto poche energie. Così Alfredo prese delle semplici fettuccine e le mantecò abilmente con burro e parmigiano con l’intento di creare un piatto semplice ma ricostituente. La sua ricetta fu in un primo tempo un successo familiare ma poi, fettuccina dopo fettuccina la trattoria di Alfredo divenne famosa per questo piatto che realizzava davanti ai clienti. La ricetta di per sé non era innovativa nemmeno per l’epoca ma l’intuizione fu quella di proporre un piatto così semplice nella carta di un ristorante. Negli anni della dolce vita romana Alfredo Di Lelio ottenne un successo fortissimo con il suo ristorante, con un flusso continuo di turisti pronti ad assaporare le sue celebri fettuccine. Due i personaggi tra i più noti che contribuirono a diffondere all’estero la ricetta di Alfredo furono Douglas Fairbanks e Mary Pickford, noti attori americani che in segno di gratitudine per l’ospitalità donarono ad Alfredo due posate d’oro, una forchetta e un cucchiaio. Ancora oggi in occasione di visite di ospiti importanti è possibile vedere i camerieri mantecare le fettuccine con le posate d’oro.
La realizzazione di questo piatto è facile ma solo all’apparenza, infatti il segreto di questa ricetta è il rispetto delle temperature, fondamentale per permettere al parmigiano di sciogliersi correttamente senza creare una pasta filante simile alla mozzarella quando viene sciolta sulla pizza. Il trucco è quello di stemperare la pasta appena scolata mantecandola con il burro, dando così modo alla temperatura di scendere al punto giusto, sotto gli 80°C, per poi inserire il parmigiano, che deve essere stagionato almeno per 24 mesi, per poter creare la giusta crema. Nei ricettarti dell’epoca spopolava la ricetta senza nominare però Alfredo ma facendo riferimento alla quantità di burro inserito nella pasta, come nel caso delle Tagliatelle al triplo burro di Luigi Carnacina, noto gastronomo e autore di libri di numerose ricette. Di seguito la sua versione delle fettuccine all’Alfredo.
“420 grammi di fettuccine fatte in casa (preparando l’impasto con 9 uova per ogni kg di farina di grano duro con un poco di semolino). Circa 200 gr di burro di pura panna, tenuto in acqua fredda per qualche ora a rammollire. 200 gr di parmigiano (il pezzo centrale di una forma semi stagionata e grattugiato all’ultimo momento). Cuocere le fettuccine in acqua bollente e leggermente salata, sgocciolarle al dente e metterle in una terrina di porcellana, calda, cospargerle subito col parmigiano grattugiato e con burro a pezzettini, mescolarle bene e servirle caldissime”
Sono un cuoco e un giornalista enogastronomico, cucino e parlo di cibo praticamente tutto il giorno. Vino e cibo sono le due vie migliori per conoscere una cultura, in modo gustoso.
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