È la piccola Gerusalemme italiana: qual è, dove si trova e cosa mangiare in una delle città del tufo più belle surreali d’Italia

Marianna Di Pilla  | 20 Ott 2024

Nella Toscana meridionale, Pitigliano è uno dei borghi più affascinanti e pittoreschi d’Italia. Noto come la “Città del Tufo” per il materiale con cui è stata costruita gran parte della sua architettura, questo incantevole borgo arroccato su uno sperone di roccia tufacea regala ai visitatori uno spettacolo mozzafiato. Con le case che sembrano emergere direttamente dalla roccia e dominano la valle sottostante, sembra quasi andare in continuità paesaggistica con un vicino borgo della Maremma altrettanto bello, Sorano.

Cosa vedere a Pitigliano

Passeggiare per le strette stradine del centro storico di Pitigliano è un’esperienza suggestiva, che permette di immergersi in un’atmosfera d’altri tempi. Le case in pietra tufacea, le piazze pittoresche e le viste mozzafiato sulla valle creano un ambiente magico e affascinante. Il cuore del borgo è dominato dal Palazzo Orsini, una maestosa fortezza medievale che ospita oggi un museo dedicato alla storia e all’arte della città. Costruito nel XIII secolo, il palazzo fu successivamente ampliato e decorato in stile rinascimentale dalla famiglia Orsini, che governò Pitigliano per secoli.

Il Duomo di Pitigliano, o Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, è un altro luogo di grande interesse storico e architettonico. Situata nel centro della città, la cattedrale è stata costruita nel XII secolo e successivamente ampliata e rinnovata in stile barocco nel XVII secolo.

Pitigliano, la piccola Gerusalemme

Pitigliano in Maremma
Pitigliano è famosa anche per il suo ricco patrimonio culturale ebraico, che gli ha fatto guadagnare il soprannome di “Piccola Gerusalemme”. Nel corso del XVI secolo, la comunità ebraica fiorì a Pitigliano, trovando rifugio qui dopo essere stata perseguitata in altre parti d’Italia. Il quartiere ebraico, conosciuto come la Piccola Gerusalemme, è ancora oggi uno dei simboli del borgo e uno dei suoi luoghi assolutamente da visitare.

Intorno a Pitigliano si trovano infine le misteriose e affascinanti Vie Cave, antichi percorsi scavati nella roccia tufacea dagli etruschi, che collegano le necropoli e i vari centri abitati della zona. Questi stretti e profondi camminamenti, che possono raggiungere anche i 20 metri di altezza, sono avvolti nel mistero e offrono un’esperienza unica a chi ama camminare immerso nella storia e nella natura. Le Vie Cave sono perfette per fare escursioni e scoprire la bellezza del paesaggio maremmano.

Pitigliano, dove la cucina ebraica e toscana si incontrano

Pitigliano, cosa mangiare
Pitigliano, cosa mangiare

La cucina di Pitigliano riflette le tradizioni culinarie della Maremma da un lato e della comunità ebraica dall’altro, con piatti che raccontano in modo gustoso due mondi lontani ma che a Pitigliano si fanno più vicini.

Uno dei dolci più tipici di Pitigliano è lo Sfratto dei Goym, una specialità legata alla tradizione ebraica del borgo. Questo dolce a forma di bastone è composto da una sfoglia sottile ripiena di miele, noci e spezie, e prende il nome dallo “sfratto” che gli ebrei subirono nel XVII secolo, quando furono costretti a lasciare le loro case.

Tra le cose da mangiare a Pitigliano non può mancare la migliaccia di Pitigliano, una crêpe con diametro di circa 20 cm e colore giallo pallido. La sua principale e apprezzata caratteristica è la sottigliezza.

La migliaccia di Pitigliano è un prodotto della tradizione contadina: veniva offerta, insieme ad altri prodotti da forno della zona, in occasione dei matrimoni.

Si rimane nel mondo dei dolci con la cosiddetta focaccia bastarda, un dolce che ha una particolare forma a “fungo” perché durante la cottura una parte dell’impasto fuoriesce dal bordo del “testo” assumendo una classica forma a scudo.

La focaccia bastarda viene chiamata così proprio perché la pasta, durante la cottura, fuoriesce dal contenitore assumendo una particolare forma a fungo.

La base cilindrica è ottenuta dalla forma naturale del recipiente che contiene la focaccia in fase di cottura. Ha un’altezza variabile da 18 a 25-30 cm ed un diametro di circa 30 cm.

In occasione delle festività pasquali a Pitigliano si prepara infine la focaccia di Pasqua.

Marianna Di Pilla
Marianna Di Pilla


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