Territorio interessato alla produzione: Area collinare del Cilento interno; in particolare i comuni di Gioi, Orria, Salento, Stio, Campora, Magliano Vetere, Monteforte Cilento, Perito, Moio della Civitella (SA).
Descrizione sintetica del prodotto
Il prodotto si presenta come una pasta lineare che ha una lunghezza di circa 12-15 cm..
Cenni storici e curiosità
La tradizione è storicamente accertata, a partire almeno dall’anno 1000, quando gli abitanti di Gioi, per convincere gli invasori Saraceni che, periodicamente, assediavano la cittadina, che godevano di un elevato benessere dal punto di vista alimentare, mostravano l’impasto di farina e di uova conficcato sulla punta dei fucili dell’epoca attraverso i fori dei muri di cinta. Ritraendo i fucili l’impasto si “affusolava” intorno al ferro; da qui si ebbe l’origine del “Fusiddu”. Passando attraverso la civiltà contadina cilentana questa tradizione é stata tramandata da madre a figlia fino ai nostri giorni senza alcuna interruzione.
L’importanza di questo prodotto é dimostrato da una sagra che si svolge da 30 anni a Gioi nel periodo di Ferragosto che richiama migliaia di avventori e appassionati da tutta Italia.
I produttori del Fusillo di Gioi sono stati ospiti di numerose trasmissioni televisive e radiofoniche a livello nazionale (“Uno Mattina”, “Subito Quiz” e altre) dove hanno illustrato e fatto conoscere a tutta l’Italia le peculiarità di questo fusillo.
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