Alle pendici delle Alpi Apuane da un lato e l’Appennino Tosco-emiliano dall’altro, si estende la Garfagnana, in provincia di Lucca, composta da 15 comuni il cui centro principale è Castelnuovo della Garfagnana.
La sua ubicazione geografica l’hanno resa storicamente un passaggio importante e strategico per il controllo dei territorio e il transito di merci ed eserciti. E tutta la sua storia la si può scoprire ancora oggi attraverso itinerari bellissimi tra borghi medioevali, antichi santuari e una patrimonio faunistico e paesaggistico di rara bellezza e vastità. La valle è attraversata dal fiume Serchio. Tra le moltissime cose da vedere, abbiamo selezionato quelle imperdibili in un itinerario che taglia la valle da Castelnuovo a Lucca, lungo un percorso che si effettua in meno di un’ora. Ed è proprio percorrendo le vie dei borghi che ci si imbatte in un territorio dal microclima unico, coccolato dalle due catene montuose e con un fianco esposto verso il mare della Versilia, una vera e propria regione verde rigogliosa e ricca di storia.
A pochi chilometri da Castelnuovo di Garfagnana sorge Barga, paesino che Giovanni Pascoli amava definire come la sua casa adottiva. A Castelvecchio Pascoli nel 1902 il poeta acquistò la Villa di Bicocca, edificio settecentesco di grande impatto, avvolto da muri e fronde, a protezione della quiete e della serenità tanto amata dal grande poeta. Una biblioteca composta da 10.00 volumi dal 1960 aperta alla consultazione di quanti vogliono studiare Pascoli è gestita, come il resto della dimora dalla Fondazione che porta il nome del poeta. La cucina è ancora perfettamente conservata e sembra far rivivere i momenti conviviali e familiari che si svolgevano in essa. Tutto è al proprio posto: i fornelli, l’acquaio, il tavolo, le sedie di legno col fondo di paglia, la brocca, la secchia, il paiolo, i testi per i necci, la leccarda per gli arrosti, le molle, le pentole, il caldano, gli scaldini e, sulle pareti, i “rami“ lucenti. La casa alterna oggetti modesti e familiari della cucina a alla grandezza culturale del Pascoli: tre scrivanie che dominano la stanza, sopra i mobili e lungo le pareti gli scatti che il Poeta immortalò con la sua macchina fotografica. Sono squarci di paesaggi ormai sbiaditi, accostati ai ricami di Mariù, e alle opere di artisti come di Plinio Nomellini, Tullo Golfarelli, Vittorio Corcos, Adolfo Tommasi, Alberto Magri. Nella cappella dove Giovanni Pascoli e la sorella Maria riposano, dagli affreschi di Adolfo Balduini. Sempre a Barga, meritano una visita sia il Teatro dei Differenti, dove Pascoli pronunciò il suo discorso in favore dell’intervento bellico in Libia e il Collegiato di San Cristoforo e tra i migliori esempi di architettura romanica della Toscana, la Chiesa della Santissima Annunziata e i palazzi del centro storico.
In una terra così ricca di storia e tradizioni, non manca un certo misticismo rurale che ha tramandato storie di streghe, folletti e presenze soprannaturali, alcune delle quali direttamente collegate al luoghi simbolo della regione. Il Ponte del Diavolo è uno di essi. Costruito in epoca medievale, il Ponte della Maddalena (questo il vero nome), unisce le due sponde del Serchio nel comune di Borgo Mozzano, tra Lucca e la Garfagnana. La leggenda racconta che il ponte fu costruito da San Giuliano il quale, non riuscendo a completarlo chiese aiuto al diavolo in persona, promettendogli in cambio l’anima del primo essere vivente che vi fosse passato sopra. Una volta terminato il ponte, San Giuliano con un pezzo di focaccia, attirò un cane e beffò così il Diavolo. Composto da una grande arcata centrale, affiancata da tre archi più piccoli è una delle costruzioni più singolari e belle della regione. Il Diavolo di Borgo Mozzano però non è l’unica leggenda locale: secondo le storie tramandate di generazione in generazione, la zona è popolata da folletti più o meno maligni e dispettosi, tra cui ricordiamo il Linchetto e il Bufardello.
La Rocca Ariostesca, imponente struttura difensiva edificata nell XII secolo (la torre, la terrazza e il portale d’accesso alla città furono aggiunte in età rinascimentale), domina il piccolo centro di Castelnuovo, insieme al Duomo,nel quale è possibile ammirare la Pala di San Giuseppe e un Cristo Nero, di notevole valore storico e artistico. Meritano infine una visita l’ottocentesco Teatro Alfieri e la cinquecentesca Fortezza di Montalfonso.
Poco distante da Castelnuovo si trova un altro borgo meraviglioso: San Romano. Di cotruzione medievale, il piccolo paesino conserva ancora intatte le mura e le fortificazioni. In centro ci si perde tra antichi archi, volte e cunicoli e numerose nicchie dedicate ai santi del luogo o alla Vergine. Nei dintorni merita una visita la Fortezza medievale di Verrucole che tra i suoi ospiti più illustri ebbe il poeta Ariosto, responsabile anche di alcuni interventi di restauro della fortificazione.
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