Territorio interessato alla produzione: Area pedemontana e montana della Lessinia Veronese, area del Baldo e relative colline moreniche. (Verona)
La storia: L’origine del nome, gnocchi smalzai, deriva dal cimbro smalz (burro) e questo indica la loro antica origine; infatti, i Cimbri comparvero nella Lessinia veronese il 5 febbraio 1287 con il Vescovo di Verona Bartolomeo della Scala e Ulderico di Altissimo, capo tribù cimbro.
Descrizione del prodotto: 600 gr di farina; 1 l di latte; 20 gr di sale; 4 cucchiaini di lievito; condimento a piacere.
Processo di produzione: In una terrina si dispone la farina a fontana, si aggiunge il sale e si versa lentamente il latte. Si amalgamano perfettamente gli ingredienti mediante un cucchiaio di legno, fino ad ottenere un impasto piuttosto consistente. Frattanto si fa bollire in una pentola una quantità d’acqua sufficiente, si aggiunge il sale e, mediante un cucchiaio, si versano delle piccole porzioni dell’impasto precedentemente ottenuto. Questa operazione richiede una certa abilità in quanto dovrà essere eseguita il più rapidamente possibile per ottenere una cottura omogenea. Quando gli gnocchi affiorano in superficie, bisogna prenderli con una schiumarola, avendo cura di scolarli adeguatamente.
Usi: Ottimi se conditi con burro fuso, accompagnato da ricotta affumicata o formaggio di malga grattugiati.
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