L’invasione del granchio blu è un problema serio, questo ormai lo sappiamo per certo. Molte le idee proposte, ma ce ne è una capace di unire il gusto alla soluzione. Pensate a squisiti sughi pronti di granchio blu per poter realizzare un’ottima pasta in poco tempo. Tutto questo è già realtà grazie al progetto di cinque giovani ragazze, si chiama Blueat, la pescheria sostenibile.
Alice Pari, Giulia Ricci, Carlotta Santolini, Ilaria Cappuccini e Matilda Banchetti sono loro le ragazze dietro all’ambizioso progetto che, come mi racconta Ilaria “nasce nel 2021 grazie all’idea di una mia amica e socia Carlotta Santolini. Durante l’estate aveva lavorato come biologa marina, era stata su una barca a vela a fare una crociera di lavoro per la raccolta di dati e informazioni relative ai nostri mari e al cambiamento climatico. Ha avuto cosi occasione di fare un approfondimento a 360 gradi. Parlando direttamente con i pescatori, ha riscontrato un problema comune, l’invasione appunto del granchio blu. Noi grazie a questo abbiamo appreso la notizia prima di tutti visto che fino all’8 agosto di quest’estate non ne ha parlato nessuno”.
In sostanza i pescatori hanno chiesto aiuto a Carlotta perché erano disperati per i danni che questo granchio ogni giorno apportava alle loro reti e al loro pescato. Così tornata a casa, con la voglia di risolvere questo problema, ha reclutato altre 4 ragazze per creare un progetto che fosse in grado di risolvere questa problematica. “Dovevamo far diventare il problema una risorsa- mi spiega Ilaria-. Abbiamo cercato un partner industriale per produrre polpa di granchio, molto difficile da lavorare e per questo non utilizzata in Italia. La polpa di granchio non è una materia prima semplice da preparare, ma abbiamo avuto la fortuna di trovare quest’azienda di Mestre (Tagliapietre e figli) leader nel mercato di stoccafisso che aveva il macchinario giusto per lavorare il granchio”
“Con Blueat abbiamo creato una filiera formata da cooperative di pescatori del Delta del Po. I granchi sono pescati e portati a Mestre, lavorati e commercializzati. I nostri prodotti sono distribuiti nell’Horeca, la grande distribuzione in Italia ma anche all’estero, abbiamo già esportato i primi container verso gli USA, stanno partendo anche per la Corea e per il mercato asiatico.”
Insomma se volete assaggiare il granchio blu non vi resta che provare i prodotti di Blueat “creiamo prodotti facilmente utilizzabili, sia granchi interi che polpa estratta a mano, la polpa a macchina sia da chele che da corone, poi polpette, hamburger, maionese, brodi, sugo bianco, sugo rosso, prodotti semplici da utilizzare.”
Tutte le info qui sul sito.
Sono un cuoco e un giornalista enogastronomico, cucino e parlo di cibo praticamente tutto il giorno. Vino e cibo sono le due vie migliori per conoscere una cultura, in modo gustoso.
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