A picco su un lembo di costa pugliese protetta dal Parco Nazionale del Gargano, Rodi Garganico racconta una storia antica fatta di agrumeti, pesca e vicoli medievali. Comune in provincia di Foggia non distante da Peschici, con oltre settemila abitanti, è uno scrigno che unisce la bellezza paesaggistica a una tradizione enogastronomica poderosa e radicata.
Rodi Garganico, cosa vedere
Il borgo si snoda sui suoi pendii con casette bianche affacciate sul mare, antichi portali, chiese semplici ma affascinanti e un dedalo di stradine che parlano di difesa e comunità. Le origini, forse risalenti alla colonizzazione greca da Rodi, sorgono su un promontorio naturale vigilato dalle torri e dai faraglioni, tra i quali spicca quello del Leone, custode silenzioso del mare.
Storia e spirito ecclesiastico si fondono nei luoghi di culto: la Chiesa di San Nicola di Mira, in stile romanico-bizantino, con campanile del XII secolo, e la Chiesa del Crocifisso, antico cuore spirituale del borgo, con statue lignee e organi storici, rinnovano ogni volta lo stupore dei visitatori. Superare l’antico portale dei Marchesi Cavaniglia e addentrarsi tra i vicoli bianchi, con le ripide scalinate fra profumo di zagare e vista sul mare, significa entrare nel cuore autentico di Rodi. Ogni pietra, ogni scorcio racconta una vocazione marinara, difensiva e rurale. Le mura che avvolgono il borgo offrono panorami mozzafiato, soprattutto all’alba e al tramonto, quando l’Adriatico si tinge di rosa e oro.
Il centro invita a soste lente: fermarsi in una piazzetta, respirare l’aria in equilibrio tra terra e acqua, ascoltare i racconti dei pescatori che ancora praticano la pesca con reti e alle tramare delle anguille. A pochi passi, il porto antico svela la presenza discreta di barche tradizionali, animando una scena incantata che si ripete da secoli. Il porto e i trabucchi segnano il legame millenario con il mare: accanto alla moderna Marina, inaugurata nel 2009 e crocevia per la Dalmazia, si ergono i tradizionali trabucchi, icone di una pesca lenta e sostenibile che ancora regala materie prime di altissima qualità.
Le due spiagge principali, Levante e Ponente, offrono esperienze diverse: la prima, con sabbia fine e fondali dolci, è ideale per le famiglie; la seconda, più esposta ai venti, attrae appassionati di windsurf e vela. Entrambe si estendono sotto il borgo, con stabilimenti ben organizzati e angoli liberi affacciati sulle acque limpide, più volte insignite di Bandiera Blu. Ma non è tutto: scendendo verso la costa, tra grotte marine e scogli, si svelano calette segrete come Baia Camomilla, intima e poetica, ideale per intimi momenti di contatto con la natura selvaggia.
L’Oasi agrumaria che avvolge la cittadina è un patrimonio vivente: secolari limoneti e aranceti collimano sullo sfondo smeraldino dell’Adriatico. Qui crescono il limone femminiello (IGP) e l’arancia del Gargano, prodotti rinomati, raccolti e spediti in tutto il mondo già dall’800. Percorrere i sentieri tra gli agrumeti dell’oasi agrumaria al profumo di zagare è un’esperienza multisensoriale: la vista si posa sulle chiome lucide di limoni e arance, l’olfatto si inebria della dolcezza di fiori e sfumature marine, e il cuore si riempie dell’essenza di un territorio antichissimo. Passeggiate rurali si intrecciano a percorsi cicloturistici, che conducono fino a San Menaio o al Lago di Varano, in un abbraccio tra costa e entroterra. Il Gargano in questi luoghi si vive a pieno, com’è nella sua ragion d’essere.
La gastronomia rodiana traduce in piatti l’intero paesaggio: dal mare all’orto, dalla tradizione contadina alle ricette di pescatori. Un percorso di gusto che racconta la Puglia autentica. I ditali con telline al profumo d’aglio e olio, i troccoli ripieni di seppie, pane e formaggio, e i bucatini con canocchie (maestri della cucina rodiana) sono espressione dell’estro popolare che ha fatto della sobrietà un capolavoro. Le alici mollicate, condite con mollica, pomodoro e aromi, i bianchetti marinati e le cozze gratinate raccontano di un mare generoso, vissuto in ogni portata di un pranzo all’ombra del mare. Piatti meno frequenti, ma altrettanto autentici: gli involtini rodiani (ciambòtte), il gulasch di capretto con patate e lampascioni, un viaggio nella tradizione agropastorale del Gargano.
Rodi Garganico, dove mangiare
Rodi regala indirizzi scelti, dove la qualità è missione e l’accoglienza un abbraccio. Enopolio, nel cuore del centro storico, propone una cucina contemporanea radicata alle stagioni e ai sapori locali: piatti di terra e mare, pizza gourmet e vini selezionati, in un dehors ricercato che risuona di gioventù e passione. Sul lungomare, Il Gabbiano si distingue per porzioni abbondanti e vista sul mare: cucina regionale, pesce freschissimo e parcheggio riservato, un must per chi vuole godersi tutto, spiaggia compresa. Per specialità di crudi, Nautilus è storia recente, ma già promessa: spaghetti ai frutti di mare, frittura e ostriche in riva al mare, con un servizio elegante e panorami memorabili. All’aperitivo con vista, Non Solo Caffè è magia: taglieri di formaggi, salumi e sottoli accompagnati da spritz e cocktail, in una cornice panoramica che racchiude il sole che scende sul porto. E se siete amanti del genere agrituristico, poco fuori dal centro l’Agriturismo Nardini, immerso nel cuore degli agrumeti, offre piatti tipici a km 0 con vista su ulivi e mare, in camere o appartamenti dal gusto autentico.
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