
Per i trevigiani è come essere a casa, uno di quei luoghi che ormai hanno trasceso il passaggio tra le generazioni. Un indirizzo che esiste da più di 100 anni, più precisamente dal 1921, e dove ritrovarsi in compagnia, gustare un piatto caldo, avere il piacere di mangiare quella specialità che solo lì ti convince davvero. È una sensazione che accomuna molti di noi e qui, nella bella Treviso, città del radicchio, ci si può sedere in una bella trattoria tradizionale per assaggiare un piatto che profuma di casa, che racconta l’anima di un locale passato di mano in mano, dove la storia di famiglia e quella della città vivono e camminano passo a passo. Insomma, una storia tipicamente romantica.

Per chi ama la cucina di un tempo, i sapori autentici e le memorie storiche, questa trattoria non può non diventare un posto del cuore. Un ambiente caldo e accogliente che sa di casa, dove l’atmosfera casalinga completa e accompagna una cucina di alto livello, pur rimanendo fedelissima alle sue tradizioni locali. Un’atmosfera sospesa nel tempo, dove ogni ingrediente che compone i piatti sembra voler raccontare la sua personale storia. Trattoria Oca Bianca apre nel lontano 1921, quando il signor Emilio decide di realizzare un sogno. Da minuscola osteria, la prima trasformazione a cui va incontro avviene alla fine della Seconda guerra mondiale, nel 1945, quando Nerina, moglie di Emilio, prende in mano le redini della cucina. Ben presto Nerina trasforma l’Oca Bianca in una trattoria con la raffinatezza delle sue esperte mani e i sapori di una volta. Nel 1999 il nipote di Nerina, Luigi, rientrato dopo un viaggio all’estero, prende il testimone, ripromettendosi di non tradire mai l’anima del locale. Da allora, insieme alla socia Federica, Luigi prosegue nella missione di preservare la vera essenza dell’Oca Bianca, adattandosi ai tempi moderni senza mai stravolgere l’anima del menu.
Le origini del nome “Oca Bianca” non sono chiarissime. Quello che si dice è che i primi gestori del locale provenissero da Siena, dalla contrada dell’Oca. Questo contribuisce ad arricchire la storia della Trattoria dell’Oca Bianca, che comunque Luigi e Federica hanno saputo innovare con rispetto e sensibilità, introducendo anche opzioni senza glutine, senza mai tradire i sapori che hanno fatto la fortuna dell’Oca Bianca. Un senso di continuità e legame profondo con le radici che è proprio la direzione tracciata da Nerina.
Tra i piatti più apprezzati del locale, che si trova nel cuore della città, più precisamente in zona Calmaggiore, spiccano ovviamente i bigoli in salsa, la tipica pasta lunga e ruvida della cucina veneta, ma non mancano le altre eccellenze della regione. Tra queste il baccalà mantecato servito con i crostini di polenta, le sarde in saor, le linguine con le seppie, ma anche le tagliatelle al ragù d’oca, la faraona ai funghi e tantissimo altro ancora. Un vero omaggio alla cucina del Veneto, ricca e saporita, dove la presenza del vino (bianco, rosso o Prosecco che sia) non è solo consigliata, ma quasi obbligata, perché riesce a completare un’esperienza di degustazione che è tra le più interessanti tra quelle che la tradizione italiana ha da offrire.
La Trattoria all’Oca Bianca di Treviso si trova in centro città, più precisamente in Vicolo della Torre, 7. Il locale è aperto dal giovedì al lunedì dalle 12.30 alle 14.30 e dalle 19.00 alle 22.00. I giorni di chiusura sono martedì e mercoledì. Per info e prenotazioni è possibile telefonare al numero 0422 541850.
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