A un buon calice di vino non si dice mai di no. Che sia sorseggiato seduti in una piazzetta pittoresca, davanti a una splendida vista sul mare, o immersi in un contesto esclusivo, ogni sorso diventa un’esperienza unica. E se amate questi scenari, allora un calice di rosso con vista sulle maestose Alpi è un’esperienza da non perdere.
Montespluga è un piccolo gioiello alpino, incastonato tra le montagne e affacciato sul suggestivo lago che porta il suo stesso nome. Questo tranquillo villaggio è il punto di partenza ideale per esplorare una varietà di percorsi di trekking che si snodano tra paesaggi mozzafiato, offrendo agli escursionisti viste spettacolari su vallate, creste rocciose e, naturalmente, sull’incantevole lago. Non solo, nonostante l’altitudine di 1900 metri, Montespluga offre anche alcuni luoghi di interesse da non perdere assolutamente. Tra questi spicca la suggestiva Cappella di San Francesco d’Assisi, che regala un momento di raccoglimento immerso nella natura, oltre a numerosi rifugi e punti ristoro dove gli escursionisti possono gustare piatti tipici e rilassarsi dopo una camminata. Tra questi non dovete perdere Albergo della Posta.
La struttura, un tempo utilizzata come stazione di scambio dei cavalli per le diligenze, è oggi dedicata al ristoro, conservando il fascino storico di un luogo d’incontro alpino. Qui, l’Albergo della Posta accoglie i visitatori con un menù ricco di piatti della tradizione valchiavennasca, perfetti per riscaldarsi dopo un’escursione. E cosa c’è di meglio di un piatto caldo accompagnato da un buon vino? L’Albergo della Posta non delude, proponendo una selezione esclusiva di vini dalla loro enoteca e cantina, una delle più alte d’Europa, che offre una prestigiosa collezione di etichette locali della Valtellina, perfette per completare l’esperienza culinaria in alta quota.
L’Albergo della Posta affonda le sue radici nel lontano 1822, anno in cui venne inaugurata la strada di Montespluga, fortemente voluta dall’imperatore Francesco I e inaugurata dall’Arciduca Ranieri d’Austria. La nuova via alpina divenne presto una rotta fondamentale, e proprio per accogliere e scaldare i viaggiatori che si avventuravano su questi sentieri, nacque questo rifugio. Questa locanda divenne un punto di ristoro essenziale per i passanti, offrendo un rifugio accogliente tra le montagne e continuando, ancora oggi, a mantenere viva la tradizione dell’ospitalità alpina. Anche personaggi illustri della letteratura hanno trovato nell’Albergo della Posta un luogo di ispirazione e ristoro. Tra questi, il poeta chiavennasco Giovanni Bertacchi, che amava sostare in questa locanda alpina, trovando nella tranquillità e bellezza dei paesaggi circostanti lo spunto per comporre numerosi dei suoi sonetti.
Non c’è da aggiungere altro. Zaini in spalla, scarponi allacciati e pronti per un’avventura tra i sentieri, con una sosta speciale all’Albergo delle Poste.
[foto copertina@Conny Pokorny/shutterstock/solo per uso editoriale]
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