
I piselli sono frutto di una pianta erbacea cespugliosa o rampicante annuale originaria dell’Asia centrale e dell’Europa, erano conosciuti già dai cinesi da oltre 4.000 anni. Anche i Greci, i Romani e gli Egizi avevano nella loro alimentazione i piselli, spesso conservati secchi e poi preparati in una specie di purea. Solo nel X secolo, grazie a una moda diffusa dai sovrani, i piselli cominciarono ad essere consumati freschi. I piselli sono contenuti in un baccello, simile a quello delle fave ma più piccolo. All’interno del singolo baccello ce ne possono essere di 2 ai 10. Un numero che può sorprenderci è quello delle varietà che sono più di 1.000. Dai classici piselli da sgusciare a quelli che si mangiano con il baccello, detti appunto mangiatutto o taccole.

I più buoni sono i novelli, freschi e croccanti. Più la raccolta è tardiva più i piselli saranno farinosi e perderanno il loro sapore iniziale perché gli zuccheri inizieranno a trasformarsi in amido. In ogni caso la stagione in cui trovare i piselli al massimo del loro sapore è la primavera. Preferite i piselli con i macelli lisci e co un colore verde brillante. Per i piselli mangiatutto invece preferite baccelli non troppo grandi e sodi.

Alcuni suggeriscono di sgusciare i piselli appena comprati e conservali privi del baccello in frigo fin quando non li utilizzate. In ogni caso è importante sciacquare i baccelli prima di iniziare a sbucciarli partendo dalla cima, tirando il filo che corre lungo il baccello per aprirli in modo facile e veloce. Una volta sbucciati potete anche congelarli direttamente se volete conservali o prepararli in modo semplice con burro e cipolla. C’è poi chi arricchisce questa preparazione con dei dadini di pancetta.

In ogni caso i piselli non vengono quasi mai consumati crudi ma solo dopo la cottura. Che decidiate di farli bolliti o frullati una volta cotti la riuscita del piatto sarà sempre eccezionale. Perfetti per arricchire insalate di riso, cous cous o primi sughi dei primi piatti. Sono i protagonisti nella ricetta classica degli arancini insieme al ragu. In ogni caso preferite una cottura breve al fine di limitare la perdita di colore, sapore e proprietà nutrizionali.

Nel caso dei piselli verdi cotti troviamo un’ottima fonte di acido folico, magnesio e potassio e anche di zinco, vitamina C, vitamina B6, ferro e fosforo. Nel caso invece dei piselli secchi troviamo delle proteine chiamate incomplete perché mancano di aminoacidi.

Sono un cuoco e un giornalista enogastronomico, cucino e parlo di cibo praticamente tutto il giorno. Vino e cibo sono le due vie migliori per conoscere una cultura, in modo gustoso.
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