Il 2024 segna un’epoca straordinaria per il turismo enogastronomico, un settore che, secondo le stime, muove 14 milioni di turisti generando un fatturato di 2,5 miliardi di euro. Questa crescita, attribuita all’interesse crescente per gli spazi naturali e le esperienze enogastronomiche, trasforma il viaggio in un’esperienza culturale profonda.
Le figure professionali nel settore si stanno evolvendo. Si prevede la nascita di nuove professioni, come guide specializzate che integrino competenze in agraria e turismo, capaci di accompagnare i turisti in percorsi unici tra cantine, oleifici e frantoi.
I Musei del Cibo e del Vino diventano punti focali per approfondimenti culturali. Eventi come la conferenza internazionale sui musei del vino a Verona mostrano la varietà di questi spazi, dai musei storici ai percorsi museali all’aperto nei vigneti, che attirano un numero crescente di visitatori.
Mentre la ristorazione rimane l’attrazione principale per i turisti, gli italiani prediligono esperienze più tradizionali rispetto ai ristoranti gourmet. Le preferenze si orientano verso mercati contadini, fiere agricole e food festivals, mostrando una predilezione per l’autenticità e la tradizione.
Il 2024 si profila come un anno cruciale per il turismo enogastronomico, con una forte enfasi sulla cultura, l’autenticità e la natura. L’interesse crescente per queste esperienze sottolinea l’importanza di sviluppare nuove professioni e di valorizzare le risorse umane nel settore.
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