In Calabria c’è un borgo, arroccato su un promontorio, che sembra quasi volersi tuffare nel Tirreno. Il paese di San Nicola Arcella, in provincia di Cosenza più precisamente nella rinomata Riviera dei Cedri, si affaccia a strapiombo sulle acque turchesi, vivendo sospeso tra il mare e il cielo. Entrare in questa cittadina e attraversare vicoli stretti, lastricati di pietra, significa lasciarsi alle spalle la frenesia quotidiana e abbandonarsi alle bellezze naturali che questo luogo sa offrire. San Nicola Arcella non è solo fatta di spiagge, bellissime grotte e dell’Arcomagno, ma vanta anche bellezze storiche e artistiche racchiuse principalmente nel suo centro storico.
Il centro storico di San Nicola Arcella è un insieme di case bianche, aggrappate alla roccia, che dall’alto dominano il mare, vale la pena perdersi in questo dedalo di edifici e viuzze per scoprire tutte le bellezze che il borgo custodisce. Impossibile non notare la facciata della Chiesa di San Nicola da Tolentino, intitolata al patrono di San Nicola Arcella, risalente al XVII secolo. Originariamente era una semplice cappella, successivamente ampliata da artisti locali assumendo l’aspetto di una basilica. All’interno custodisce le statue lignee di San Vincenzo Ferreri e San Giuseppe. Mentre si passeggia per le vie è possibile anche imbattersi in murales, realizzati per abbellire la città. Poco fuori dal centro, spicca per imponenza il Palazzo Principi Lanza, un edificio nobiliare risalente al XIX secolo, ma l’attrattiva principale è sicuramente Torre Crawford, antico baluardo di difesa che domina la costa. Questa struttura prende il nome dallo scrittore inglese Francis Marion Crawford, che vi dimorò. La torre si sviluppa su due piani ed è sormontata da un terrazzo utilizzato per lanciare segnali d’allarme. Oggi è il simbolo del paese. Fu proprio tra queste mura secolari che Crawford trovò profonda ispirazione per i suoi racconti, come “For the Blood is the Life“, ambientato nel borgo e incentrato sulla leggenda di una donna vampiro. Il luogo più panoramico per ammirare la Torre Crawford e osservare come cambia colore al tramonto è il Belvedere di Corso Umberto I.
Se il borgo regala scorci suggestivi, anche la costa non è da meno. San Nicola Arcella si affaccia su un tratto di costa in cui la natura regala panorami suggestivi. Oltre alle calette nascoste, le grotte modellate dal mare, c’è un luogo davvero suggestivo: l’Arcomagno. L’Arcomagno, un monumento naturale scolpito dal mare e dal vento, lascia senza fiato: un enorme arco roccioso alto venti metri che custodisce una spiaggia segreta, accessibile solo via mare o attraverso un sentiero. Da qui si gode di un panorama mozzafiato che abbraccia l’intera costa, con le sue numerose baie e gli spettacolari anfratti rocciosi. Chi invece ama le grandi spiagge totalmente attrezzate non può non andare alla Spiaggia della Marinella.
San Nicola Arcella ha una lunga tradizione enogastronomica, che riflette perfettamente la duplice anima del territorio, unendo il mare e la montagna. La cucina di mare regna sovrana, impossibile privarsi di pietanze come le alici marinate, la frittura di paranza e i primi a base di frutti di mare. Uno dei piatti più famosi della zona è il baccalà alla cosentina, preparato con patate, olive nere, peperoni, salsa di pomodoro, alloro e prezzemolo. Non mancano però ricette che raccontano la cultura contadina. Da provare assolutamente la pasta fatta a mano. In questo caso i protagonisti assoluti sono i fusilli, realizzati con un ferro da calza chiamato in dialetto “u firriettu”, spesso conditi con ragù di maiale nero di Calabria e pecorino stagionato. Meritano una chance anche la pasta con le patate e i rigatoni alla Giancaleone, una ricetta che unisce pasta al pomodoro, provola affumicata e prosciutto cotto. Naturalmente in ogni pietanza non manca un tocco di peperoncino, simbolo della cucina calabrese. La tradizione dolciaria offre esperienze molto interessanti come i turdiddri, uno gnocco fritto dolce condito con zucchero e miele, e le scaliddre, tipici dolci natalizi preparati secondo la tradizione durante le festività.
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