Il borgo del pane nero: storia di un prodotto dimenticato che si nasconde nel cuore della Sicilia

Eugenio Amodeo  | 16 Lug 2025
141237301

Quando si parla di Sicilia, i nostri stomaci iniziano sempre a rumoreggiare. La regione più grande d’Italia vanta una tradizione enogastronomica davvero importante oltre a splendide città d’arte e attrazioni naturali da visitare. Il tutto con una forte influenza arabeggiante, che ha lasciato un segno profondo nell’identità culturale siciliana con centinaia di anni di dominazione dell’isola. Ciononostante, non sempre si pensa automaticamente al pane quando si parla di Sicilia, e spesso ci si concentra su forme e sapori più noti. Eppure, nel cuore della Sicilia occidentale, Castelvetrano custodisce un prodotto che pochi conoscono davvero: il celebre pane nero di Castelvetrano, realizzato con grani antichi e metodi tramandati da generazioni.

Cosa vedere a Castelvetrano

2425253467

Castelvetrano è anche detta “la città degli ulivi”: il borgo custodisce un centro storico elegante e ricco di fascino. Passeggiando tra le sue vie, si incontrano piazze barocche, chiese del XVI secolo come la Chiesa Madre e il magnifico Teatro Selinus in stile neoclassico. A pochi chilometri si trova inoltre il celebre Parco Archeologico di Selinunte, uno dei più grandi d’Europa, con templi dorici affacciati sul mare. Non mancano gli uliveti e i paesaggi tipici della campagna siciliana, che fanno di Castelvetrano una meta perfetta per chi cerca autenticità e tradizioni.

La storia del pane nero di Castelvetrano

pane nero

Questo pane ha origini antichissime e si distingue per il colore scuro dato dalla farina di grano Tumminia, un grano duro autoctono siciliano, integrale e macinato a pietra. In passato, era il pane dei contadini e delle famiglie meno abbienti, mentre oggi è diventato un vero e proprio simbolo di identità locale. La produzione avviene ancora in modo artigianale: la lievitazione naturale, le cotture nei forni a legna, le pagnotte dalla crosta croccante e dall’interno morbido e profumato. Non è un semplice pane, ma un patrimonio gastronomico che racconta la storia di un borgo che ha saputo valorizzare le sue radici.

Dove assaggiarlo e cosa mangiare a Castelvetrano

A Castelvetrano esistono ancora alcuni forni storici dove poter acquistare il vero pane nero di Tumminia. È perfetto per accompagnare salumi e formaggi locali, o per essere gustato semplicemente con un filo d’olio extravergine d’oliva della zona, altro prodotto d’eccellenza. Tra le specialità locali da provare nei ristoranti e trattorie del borgo troviamo anche le olive nere di Castelvetrano, chiamate “nocellara”, e piatti della cucina siciliana come la caponata, la pasta con le sarde e le busiate al pesto trapanese.

Eugenio Amodeo
Eugenio Amodeo


Articoli più letti

©  2025 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito Fytur