Il borgo della spezia più costosa che c’è: ecco cosa si mangia in questo paese dell’Abruzzo

Francesco Garbo  | 17 Ago 2023  | Tempo di lettura: 2 minuti

Navelli è uno dei borghi più belli d’Italia noto per il suo prezioso Zafferano, ma questa non è l’unica delizia che la terra di questo piccolo borgo regala. Vediamo dunque cosa mangiare a Navelli.

Un borgo dalle umili origini

L’origine del nome non è certa, secondo alcuni deriva da nava, ovvero conca, affossamento, una depressone del terreno in cui sorse il primo insediamento che risale intorno al VI secolo a.C. Da visitare la piana di Navelli che da ottobre a novembre si tinge di viola grazie a piccoli fiori dello zafferano, l’oro rosso che ha fatto la fortuna di questo borgo. Pastori e contadini erano gli abitanti principali di questo borgo che ha saputo fare la sua fortuna sfruttando sapientemente la terra.

L’oro rosso di Navelli

Non solo lo zafferano, che nel 2005 ha ricevuto il prestigioso marchio DOP ma anche i ceci, una specialità del luogo che vengono spesso cotti aromatizzandoli appunto con lo zafferano. Dagli gnocchetti con i ceci alle sagne e ceci fino all’immancabile risotto allo zafferano e le costine d’agnello sempre impreziosite dall’oro rosso. I ceci rossi dell’altopiano di Navelli sono una varietà pregiata con un sapore unico. La loro caratteristica è il colore insolito, il rosso. Sono ricchi di proteine e sali minerali ma anche vitamine del gruppo B. Le caratteristiche che li differenziano dai normali ceci sono una carnosità maggiore e un sapore delicato e aromatico.

I terreni dell’altopiano di Navelli si prestano alla coltivazione dei legumi grazie alla ricchezza di ferro e minerali e alle escursioni termiche e a un particolare microclima dovuto all’altitudine. Oltre ai ceci infatti si ottiene anche un’ottima Cicerchia, una misto tra ceci e piselli, con un elevato contenuto di ferro. Questo legume che negli ultimi anni si sta riscoprendo è stato in realtà alla base dell’alimentazione dei contadini abruzzesi. Da non sottovalutare poi anche l’olio, uno dei pochi extravergini della zona, le mandorle . Tra i dolci i cauciunitti a base di mandorle e ceci, i nocci interrati sempre con le mandole e per accompagnarli un delizioso e unico liquore allo zafferano.

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