In estate, quando si deve scegliere la meta per le vacanze, ci si divide principalmente in due grandi schiere. C’è chi ama il mare e passerebbe le giornate fermo in spiaggia a farsi cullare dal rumore delle onde e chi, invece, adora la montagna e non vede l’ora che arrivi la calda stagione per fare lunghe passeggiate al fresco. In Val Venosta esiste un luogo talmente suggestivo che anche i più ferventi sostenitori del mare e dei piatti di pesce ameranno. Si tratta di Curon Venosta e del Lago di Rèsia, celebre per il campanile che sorge dalle sue acque. Questi luoghi vanno visitati almeno una volta nella vita, non solo per la bellezza paesaggistica, per il silenzio e, soprattutto, per la grande tradizione enogastronomica.
La grande attrazione della zona, però, è il Lago di Rèsia e il campanile che emerge dalle sue acque. Anche se la sua storia può sembrare cupa, basta avvicinarsi alle sue sponde per accorgersi che questo è un luogo magico, quasi fiabesco. La storia del Lago risale agli anni Cinquanta, quando furono completati i lavori di una grande diga per la produzione di energia idroelettrica, che avrebbe unito il lago di Resia e quello di Curon. Accanto a questi due bacini, si trovavano, però, due paesi che hanno subito un triste destino. Infatti, con la costruzione della diga, l’acqua inghiottì Curon Venosta e parte del comune di Resia. Il campanile è tutto quello che resta del paese sommerso. Gli abitanti, avvertiti per tempo, furono costretti ad abbandonare tutto e migrarono poco lontano, realizzando una nuova Curon Venosta e, soprattutto, una nuova vita. La nuova Curon è un coacervo di culture e lingue, proprio per la posizione strategica al confine con l’Austria e la Svizzera. Si può camminare tra le vie del paese e scoprire le chiesette di montagna come quella di San Nicolò. È assolutamente da visitare il Museo Alta Val Venosta, per scoprire e approfondire la storia di Curon, Resia e del loro lago. Gli appassionati di escursioni possono avventurarsi lungo i sentieri panoramici dell’Alta Via Venosta, passeggiare intorno al lago, raggiungere i punti panoramici come il Belvedere di Resia o salire con la funivia fino a San Valentino alla Muta.
La tradizione enogastronomica di Curon Venosta rispecchia appieno l’identità della Val Venosta. Infatti, è sostanzialmente legata ai prodotti della terra. Non si possono visitare questi luoghi senza assaggiare i canederli, serviti in brodo o con burro fuso e formaggio di malga, i pizzoccheri (una pasta rustica) della Valtellina accompagnati da formaggio locale, patate e verza e i tirtlan, sfoglie di pasta ripiene (con spinaci e ricotta o crauti) fritte. In estate abbondano piatti freschi realizzati con la materia prima locale come le insalate di montagna con speck croccante e formaggi locali. Il tutto si accompagna con vini locali o con una grappa artigianale alle erbe alpine. Il dolce iconico di quest’area è unico e inimitabile: lo strudel di mele.
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